Politici e
autostrade… c'è anche chi dice no. Ma la Vigevano Malpensa continua il suo iter tra risposte "fuori dal vaso" e indegni silenzi - 2 marzo
2017. Sono mosche bianche le figure politiche che realmente difendono il
territorio e l'ambiente. Ecco quindi una parlamentare che, pur provenendo da
una regione diversa dalla Lombardia, è stata eletta in Friuli, muove un passo
nella direzione della difesa dei Parchi del Ticino e Agricolo Sud Milano. Si
chiama Serena Pellegrino ed è vicepresidente della Commissione Ambiente della
Camera. La deputata, lo scorso 23 febbraio, ha presentato questa interrogazione
sulla superstrada Vigevano Malpensa in sede di Commissione:
"Sono 15 anni che si cerca di rifilare al territorio magentino-abbiatense,
al di là di qualche aggiustamento di poco conto, un progetto vecchio e inutile.
Per quale motivo si ritiene come prioritario proprio lo stralcio
Vigevano-Malpensa? Il vero problema non è collegare Vigevano a Malpensa ma è
quello di risolvere i problemi di viabilità verso Milano.
Gli studi sui flussi di traffico su
cui si basa il progetto sono vecchi e superati, non corrispondenti ai veri
flussi di traffico attualmente presenti in quel territorio. I flussi verso
Malpensa sono abbondantemente sovrastimati e un’opera come quella prevista dal
progetto Anas è assolutamente spropositata. È immorale, in una situazione di
crisi così forte, spendere 220 milioni di euro per collegare questo territorio
ad un aeroporto che è stato declassato e che non è più un hub.
La superstrada Vigevano-Malpensa non serve e non risolve nemmeno i problemi di
viabilità del territorio. La stessa SEA (Servizi Aeroportuali) non è più
interessata a questo progetto e punta sul collegamento assicurato
dall’autostrada A4. Invece di sperperare soldi pubblici per nuovi strade
inutili (come la BreBeMI e la TEEM) sarebbe molto meglio investire risorse sul
raddoppio della linea ferroviaria Vigevano-Mortara, che ancora oggi è a binario
unico, roba da terzo mondo.
La superstrada impatterebbe su un territorio che è stato dichiarato Patrimonio
dell’Unesco (il Parco del Ticino n.d.r.), devastandolo.
I cittadini di quel territorio non la vogliono. Il 28 marzo 2015 ha avuto luogo
la più grande manifestazione popolare degli ultimi quindici anni sul territorio
dell’abbiatense/magentino. Un migliaio di cittadini accompagnati da 60 trattori
agricoli hanno sfilato in corteo da Albairate ad Abbiategrasso per esprimere la
contrarietà di un intero territorio alla realizzazione di una infrastruttura
inutile, datata, devastante e sovradimensionata rispetto alle esigenze reali
del territorio. I Comitati No Tangenziale hanno da sempre auspicato la
riqualificazione delle strade esistenti e la circonvallazione di Robecco sul
Naviglio, interventi che da soli basterebbero a risolvere in gran parte i
problemi di traffico senza dover costruire nuove Superstrade.
E quindi auspica:
· Di sospendere l’iter di approvazione del progetto stralcio;
· Di riprendere il confronto istituzionale sulla base della proposta
alternativa formulata dal parco del Ticino e condivisa dal Parco Sud Milano e
dalla maggior parte dei sindaci della zona;
· la creazione di un Tavolo di concertazione, aperto alla partecipazione delle
associazioni ambientaliste, dei comitati cittadini e degli agricoltori,
finalizzato a proporre una nuova proposta viabilistica, di minor impatto e
costo, mirata a risolvere prioritariamente i nodi viabilistici oggi esistenti,
garantire l’assetto territoriale e ambientale esistente e la minimizzazione del
consumo di suolo, favorire la mobilità ciclistica".
Le risposte e i silenzi responsabili
La risposta non entra nel merito
dell'utilità dell'opera e/o dell'impatto devastante sul territorio: si limita a
elencare l'iter della lunga storia di questa contestatissima superstrada (per
chi ha voglia di leggerla è a fondo pagina).
“Dispiace sentire dalla risposta del sottosegretario del Partito Democratico
che si prosegue nella costruzione della superstrada Vigevano-Malpensa, un’opera
che non è voluta dalla città metropolitana di Milano, ma dalla regione a guida
Lega -aggiunge Pellegrino-. Evidentemente la linea politica e progettuale è
opzionale quando si tratta di opere che interessano più chi le dovrà produrre
che i reali fruitori: i cittadini. Non è più ammissibile accettare che, pur di
fare strade a basso costo e alto rendimento, si continuino a perpetrare scempi
sul paesaggio e sulla natura: bene incommensurabile e non riproducibile. A chi
giova?”
Abbiamo chiesto un parere sull'interrogazione di Serena Pellegrino al
presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, che è
anche presidente "onorario" di Legambiente. Ma non ci ha ritenuti
degni di avere risposta. Capita spesso, purtroppo: i politici non hanno tempo per i cittadini, ma ne
hanno un sacco per postare su tweet o facebook le loro "buone azioni"
quotidiane.
TESTO DELLA RISPOSTA
5-10664 Pellegrino: Sullo stato dell’iter del progetto di superstrada
Vigevano-Magenta.
La Società ANAS ha predisposto il progetto definitivo di "accessibilità a
Malpensa" concernente i lavori di costruzione del collegamento tra la SS
11 "Padana Superiore" (a Magenta) e la tangenziale ovest di Milano,
la Variante di Abbiategrasso (sulla SS 494) e l'adeguamento in sede del tratto
Abbiategrasso-Vigevano fino al nuovo ponte sul Ticino.
Il
progetto prevede il completamento dell'itinerario stradale di collegamento tra
l'Aeroporto internazionale di Malpensa e la tangenziale ovest di Milano, in
modo da garantire un notevole potenziamento della viabilità di connessione con
l'aeroporto e il sensibile miglioramento della rete stradale a sud-ovest di
Milano.
L'elaborato progettuale è stato suddiviso in
tre tratte funzionali:
la tratta A è compresa tra la SS 11, in Comune
di Magenta e l'interconnessione verso Abbiategrasso, nel Comune di Albairate,
per una lunghezza complessiva di km 10+073;
la tratta B è compresa tra
l'interconnessione della SS 11 nel Comune di Albairate e la Tangenziale Ovest
di Milano, per una lunghezza complessiva di km 12+052;
la
tratta C è compresa tra l'interconnessione della SS 11 nel Comune di Albairate
ed il termine del tratto di adeguamento in sede nel Comune di Abbiategrasso,
per una lunghezza complessiva di km 10+194.
Il progetto preliminare è stato approvato dal CIPE il 31 gennaio 2008.
La
conclusione positiva dell’iter istruttorio ha determinato, ai sensi
dell'articolo 3 del decreto legislativo n. 190 del 2002, la compatibilità
ambientale dell'opera, perfezionando altresì l'intesa Stato-Regione sulla sua
localizzazione.
ANAS, completata la redazione del
progetto definitivo, ha avviato nel febbraio 2009, le procedure di cui
all'articolo 166 del decreto legislativo n. 163 del 2006 per l'approvazione del
progetto e il finanziamento dell'opera di valore complessivo pari a 419 milioni
di euro.
Nell'ambito di tali procedure sono stati
raccolti tutti i pareri tecnici favorevoli con le prescrizioni sul progetto
definitivo, ma il CIPE non ha emesso la delibera conclusiva di chiusura delle
procedure poiché non erano stati reperiti tutti i necessari finanziamenti.
ANAS, considerata la criticità finanziaria, ha
predisposto il progetto definitivo di un primo stralcio funzionale lungo la
direttrice da Magenta ad Abbiategrasso di costo complessivo pari a circa 220
milioni di euro, interamente finanziati come da Schema di piano pluriennale
degli investimenti Anas 2016-2020.
Il progetto è stato suddiviso in due
tratte funzionali:
tratta A, da Magenta ad Abbiategrasso per un
importo pari a 100 milioni di euro (finanziato dal «Mutuo Malpensa» legge n. 345
del 1997);
tratta C, da Abbiategrasso a Ozzero per un
importo pari a 120 milioni di euro Pag. 86 (finanziato per 2 milioni di euro
dal Contratto di Programma Anas 2014 e per 118 milioni di euro dal Contratto di
Programma 2015).
Il 15 marzo 2015, ANAS ha trasmesso il progetto definitivo dello stralcio
funzionale al MIT ed agli altri enti interessati all'opera, ai sensi del citato
articolo 166 e, ai sensi degli articoli 1 e 3 del decreto ministeriale n. 203
del 2015, il 21 luglio 2015 è stato inviato anche al Consiglio Superiore dei
lavori pubblici.
Come è noto, il Consiglio Superiore, lo scorso
27 gennaio, ha avanzato alcune osservazioni al progetto definitivo che ANAS sta
già aggiornando in modo da completare l’iter procedurale ed approvativo tuttora
in corso.
ANAS ha fatto presente, inoltre, che in
occasione dei ripetuti incontri il progetto non è stato condiviso da tutte le
Amministrazioni interessate all'intervento.
Risultano, ad oggi, contrari alla
realizzazione dell'opera la Città Metropolitana di Milano e i Comuni di
Cassinetta di Lugagnano e di Albairate, mentre risultano favorevoli la Regione
Lombardia e tutti gli altri Comuni interessati all'infrastruttura
(Abbiategrasso, Boffalora Sopra Ticino, Magenta, Robecco sul Naviglio, Ozzero e
Vigevano).
Da ultimo ANAS ha evidenziato
di non aver ricevuto alcun progetto alternativo da parte del Parco del Ticino,
condiviso con gli enti territoriali interessati, che privilegiasse la
riqualificazione di strade esistenti e che avesse già ottenuto la VIA
favorevole.
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