(da Varese News.it) Superstrada Vigevano-Malpensa, il caso finisce
al Parlamento Europeo. Su iniziativa dell'euro parlamentare
Eleonora Evi discussa la petizione dei Comitati No Tangenziale del Parco del
Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano. "Potenziate invece la
ferrovia". La battaglia dei “No
Tangenziale“, in corso da più di 15 anni, è tornata al Parlamento
europeo. Un’iniziativa sostenuta dall’europarlamentare del Movimento 5
Stelle Eleonora Evi, che aveva formalmente chiesto che la petizione
No Tang venisse dibattuta in aula.
La superstrada Vigevano-Malpensa (prolungamento della esistente 336, che oggi arriva fino a Boffalora) per
gli ambientalisti, i sindaci di Albairate e Cassinetta di Lugagnano, i
rappresentanti degli agricoltori non può essere la risposta ai gravi
problemi di traffico subìti dagli abitanti della zona, «proiettati
quotidianamente per ragioni lavorative verso il capoluogo e non certo verso
l’aeroporto di Malpensa». Il fronte contrario boccia l’opera sia
nell’originaria versione del 2010 sia nella versione aggiornata al 2017, che
aveva incassato pochi mesi fa invece il sostegno di altri enti locali, con polemiche anche sul ruolo del Parco del Ticino.
I problemi sollevati dai Comitati No Tang, uditi dalla
Commissione per le petizioni del Parlamento UE, si risolverebbero “dirottando”
le risorse stanziate a favore di questa superstrada sul raddoppio della
ferrovia Milano-Mortara-Alessandria (il raddoppio oggi si ferma ad
Albairate, anche per opposizione di Abbiategrasso) e sulla riqualificazione
delle strade esistenti. Le petizione discussa nella giornata di giovedì 12
ottobre chiede che qualsiasi progetto relativo alla Vigevano-Malpensa
sia abbandonato definitivamente e che, in ogni caso, siano rispettate
le norme UE sulla valutazione di impatto ambientale, sull’informazione e sulla
partecipazione attiva dei cittadini.
«E’ imperativo dire addio a un modello di sviluppo che incentiva il traffico privato su gomma e che si fonda su opere anacronistiche, calate dall’alto e irrispettose delle peculiarità dei territori, in questo caso il Sud Ovest Milanese, un’area di pregio con una forte vocazione agricola che si assesta tra due parchi, dove la transizione al biologico è una realtà che sta facendo la sua parte per ridare slancio all’economia» dice l’eurodeputata M5S Eleonora Evi (i pentastellati sostengono la battaglia anche sul territorio del Sud-Ovest Milano).
Evi continua commentando «l’assurdità di questo progetto infrastrutturale» in una zona affetta da scarsa qualità dell’aria, sull’onda delle inaspettate rivelazioni della Commissione UE, che ha “anticipato” la risposta del Governo alle infrazioni per i continui superamenti di PM10 e NO2, giunte ormai a parere motivato.
«E’ imperativo dire addio a un modello di sviluppo che incentiva il traffico privato su gomma e che si fonda su opere anacronistiche, calate dall’alto e irrispettose delle peculiarità dei territori, in questo caso il Sud Ovest Milanese, un’area di pregio con una forte vocazione agricola che si assesta tra due parchi, dove la transizione al biologico è una realtà che sta facendo la sua parte per ridare slancio all’economia» dice l’eurodeputata M5S Eleonora Evi (i pentastellati sostengono la battaglia anche sul territorio del Sud-Ovest Milano).
Evi continua commentando «l’assurdità di questo progetto infrastrutturale» in una zona affetta da scarsa qualità dell’aria, sull’onda delle inaspettate rivelazioni della Commissione UE, che ha “anticipato” la risposta del Governo alle infrazioni per i continui superamenti di PM10 e NO2, giunte ormai a parere motivato.
«È allucinante pensare di risolvere il problema della
qualità dell’aria in Lombardia dando il via libera a opere come la
Vigevano-Malpensa, preludio della Tangenziale Ovest Esterna di Milano» afferma
l’eurodeputata M5S. «Trovo imbarazzante, inoltre, che la Regione preveda di
rientrare nei limiti di legge sugli inquinanti atmosferici solo nel 2025, come
riportato dai funzionari della Commissione europea. Stiamo parlando di limiti
giuridicamente vincolanti che stiamo violando in maniera sistematica da ormai
12 anni, a discapito della salute delle persone».
La deputata M5S, insieme al collega di partito Marco
Valli, sostengono apertamente la petizione “NO Tangenziale” (n. 0090/2017)
e invitano a registrarsi sul portale delle petizioni del Parlamento UE. «L’ampio
consenso politico raccolto in aula dalla petizione, che rimane aperta, permetterà
alla Commissione europea di valutarne a pieno il contenuto nei prossimi mesi.
Regione e Governo, nel frattempo, saranno chiamate dal Parlamento UE a fornire
chiarimenti sulle problematiche sollevate nella petizione».
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