Teem, la Tangenziale Esterna
che (non) salverà Milano-Reportage: Giornalettismo ha percorso i 7 chilometri
dell'Arco Teem tra Pozzuolo Martesana e Liscate per verificare l'utilizzo
dell'infrastruttura che una volta completa dovrà collegare A4 e A1 alleggerendo
il traffico sulla vecchia Tangenziale Est scoprendo che, come la Brebemi, anche
questa viene ignorata, o quasi, dall'utenza a causa dei suoi costi e della sua
scomodità
Quante Tangenziali ci
sono intorno a Milano? Tre, risponderebbe un cittadino disattento. Nord, Est e Ovest.
Perché disattento? Perché se ne sta costruendo una quarta, chiamata Est
Esterna, o Teem, o A58, che nei piani di Palazzo
Lombardia dovrebbe collegare l’autostrada A4 Torino-Triestecon
la A1 Milano-Napoli alleggerendo il traffico che grava sul
sistema infrastrutturale di Milano. La domanda è? Servirà o sarà una nuova
cattedrale nel deserto modello Bre-Be-Mi? Per scoprirlo abbiamo percorso il
tratto Pozzuolo Martesana-Liscate, aperta al traffico il 23 luglio 2014: sette
chilometri conosciuti come Arco Teem. E la valutazione non sembra
positiva.
TEEM, IL PROGETTO - Il progetto della
Tangenziale Est Esterna, o Teem, è nato nel 2003 con un progetto preliminare
depositato in Regione Lombardia. L’anno prima è nata la Società Tangenziali
Esterne di Milano SpA, costituitasi nel febbraio 2012. Gli azionisti di
maggioranza sono Milano Serravalle-Milano Tangenziali e Autostrade per l’Italia
con una quota del 32 per cento ciascuno. A seguire c’è Asam con il 15 per
cento, Autostrade Lombarde SpA con l’8 per cento, l’autostrada
Torino-Alessandria-Piacenza con l’8 per cento e Banca Intesa con
il 5 per cento. Il costo dell’opera è
di 1 miliardo e 742 milioni di euro con un contributo pubblico a fondo
perduto di 330 milioni da parte di Cassa depositi ed
una copertura al momento del closing di 2,2 miliardi di euro.
IL RIENTRO DEGLI INVESTIMENTI IN 22-23 ANNI
- Il tracciato sarà lungo 33 chilometri e la velocità massima
raggiungibile sarà di 140 chilometri orari. Il tracciato sarà a pedaggio e
la sua conclusione, ovvero il collegamento tra Agrate Brianza e Cerro al
Lambro, dovrebbe avvenire entro il 2015.Tangenziale Esterna.it riporta
anche la voce dell’amministratore delegato di Sias, Paolo Pierantoni, che ha
affermato come il Gruppo Gavio abbia acquisto il controllo di Tangenziale
Esterna in quanto «il combinato disposto fra TEEM e BreBeMi permetterà al
Gruppo Gavio di esercitare una massa critica sul quadrante territoriale in cui
è più attivo finalizzata a rientrare degli investimenti sostenuti nell’arco di
22-23 anni», prevedendo in futuro un ingresso in borsa per attirare anche
piccoli investitori.
70.000 VEICOLI AL GIORNO - La nuova opera
ovviamente ha degli obiettivi. Secondo Tangenziale Esterna quando
questa sarà a regime sull’infrastruttura transiteranno 70.000 veicoli
giornalieri, che raggiungeranno quota 85.000 nel 2025 e 90.000 nel
2035. Ogni anno, continua l’analisi della società, verranno rilasciati
nell’atmosfera 141.000 chilogrammi di emissioni inquinanti in meno, si
risparmieranno 15 milioni di litri di carburante e le ore di viaggio per
compiere spostamenti si ridurranno di otto milioni. per un beneficio
complessivo di 136 milioni di euro. L’assessore ai trasporti di Regione
Lombardia nell’ultima Giunta Formigoni, Raffaele Cattaneo, ripreso daEuropa-in.it,
aggiunse spiegando che la Teem contribuirà ad alleggerire il traffico sugli
assi viari ad est di Milano:
-16% (25.000 veicoli) sulla A4, -8%
(14.000 veicoli) sulla Tangenziale est, -23% a Melzo, -30% a Gorgonzola, -31% a
Paullo, -23% a Cernusco sul Naviglio.
QUANTI VIAGGIANO INTORNO A MILANO - I numeri sono
sicuramente importanti ma vanno confrontati con la realtà attuale.
Milano-Serravalle nel suo bilancio 2012 ha
comunicato che il traffico medio giornaliero sulla Tangenziale Est attuale, che
va da Usmate-Velate a Rogoredo, è di 72.474 auto al giorno, in calo del 6,4 per
cento rispetto al 2011 quando i transiti quotidiani furono 76.814. Un calo
fisiologico dovuto molto probabilmente all’aumento del prezzo della benzina ed
alla riduzione del traffico privato.L’annuario statistico regionale
della Lombardia ha calcolato per il 2013 un traffico medio
giornaliero tra mezzi leggeri e pesanti sulla Milano-Torino di 45.365
veicoli. Tale valore aumenta considerevolmente tra Milano e Brescia
con 106.809 veicoli mentre tra Brescia e Padova questo valore scende
a 85.916 mezzi al giorno.
I RACCORDI CHE COLLEGANO LA PIANURA PADANA
- Ciò dimostra che il grosso del traffico interessa il Nord-Est, nella
fascia compresa tra Milano e Padova. Il tentativo della Teem è quello di
rappresentare quindi un raccordo tra Est e Centro Italia con un passaggio da
Milano. Certo un tentativo lodevole ma l’idea soffre di qualche imperfezione.
Non si può dimenticare che la A4 è giù collegata ad altre due autostrade che
portano alla A1 nel tratto preso in considerazione. A Brescia la Torino-Trieste
riceve la Torino-Piacenza-Brescia mentre a Verona s’incrocia con la A22, la
Brennero-Modena. Per la A21, tra Piacenza e Brescia, il traffico medio
giornaliero è di 34.033 veicoli mentre tra Modena e Verona il traffico è di
40.264 vetture. In tutto questo non bisogna dimenticare poi il piano di
prolungamento della A15 Parma-La Spezia proprio verso Verona,
creando una terza possibilità di drenare i flussi tra Veneto, Lombardia ed
Emilia.
IL VIAGGIO SULLA TEEM DESERTA - Questi numeri
riducono drasticamente la portata del progetto. La dimostrazione arriva dal
percorso da noi compiuto nella giornata di ieri lungo l’Arco Teem, da Pozzuolo
Martesana a Liscate. Come si puo’ apprezzare dal video i sette chilometri sono
stati percorsi in circa cinque minuti. Un lasso di tempo ragionevole che ha
dimostrato come non ci fosse traffico nell’area. Oltretutto questi 7 chilometri
sono costati 2 euro e 30 centesimi, per un costo ogni mille metri di 30,43
centesimi.
I PERCORSI ALTERNATIVI - Certamente i critici
potrebbero obiettare dicendo che nessuno usa una strada tanto costosa. A tal
proposito abbiamo voluto verificare la portata del traffico su tre strade
provinciali che si raccordano alla Teem. La Rivoltana, Milano-Linate – Liscate,
la stessa che abbiamo preso per poi immetterci sulla Teem, la provinciale
Liscate-Bisentrate-Pozzolo Martesana e per tornare indietro la Cassanese,
Pozzuolo Martesana-Segrate-Milano. Rivoltana e Cassanese sono due superstrade
che finiscono rispettivamente alle uscite della Tangenziale Est Linate e
Lambrate. Abbiamo provato a percorrere le tre strade ed il risultato è
stato lo stesso: traffico scarso o assente.
Una valutazione non positiva - "La prova su strada" ci porta a diverse valutazioni.
Intanto la Tangenziale Est Esterna è segnalata solo all’uscita di Pozzuolo
Martesana. Anche se la si volesse prendere dal Paese, bisognerebbe seguire per
Milano, senza altre indicazioni. A seguire, non è detto che tutto il traffico
proveniente dal nord est debba per forza gravitare su Milano e le autostrade che
collegano nord-est con il centro passano anche in altri punti della Pianura
Padana. Le stime ottimistiche sul traffico quotidiano vengono poi smentite
dallo stato dell’arte in quanto emerge che tra la Torino-Milano e la
Milano-Brescia c’è una differenza giornaliera di 61.444 veicoli al giorno che
si fermano a Milano o che partono da Milano. La Tangenziale Est Esterna diventa
così inutile in quanto il traffico si concentrerà sempre sulla Est e si
risparmierà un pedaggio con il pagamento della sola barriera A4 di Agrate.
LA QUESTIONE LEGATA AI COSTI - In più c’è da
considerare il traffico odierno sulla Bre.Be.Mi. Secondo le stime iniziali nei
primi tempi si sarebbero dovuti avere 40.000 passaggi al giorno, valore che
sarebbe poi salito a 60.000. Le stime invece parlano di 5.000 veicoli al giorno.
Colpa certamente dei costi, ricordiamo che un viaggio sulla A35
costa 12,40 euro per le auto e 43,10 per i tir, ben più dei 6,30 euro
di pedaggio per le auto ed i 17,60 per i tir previsti per la A4. E per 7
chilometri di Teem abbiamo pagato 2 euro e 30. Certo. Bisognerà attendere la
conclusione dell’opera per capire quanto sarà utile la nuova Tangenziale Est
Esterna. A giudicare però dai numeri c’è il sospetto che anche la A58, così
come la A35, saranno come dei bei monumenti godibili da guardare ma nulla di
più.
BELLA DA VEDERE, MA… - Difficile infatti
immaginare uno stravolgimento delle abitudini dei professionisti del trasporto
sia per una questione di costi al chilometro sia per una difficoltà oggettiva
legata ai pedaggi. Ai milanesi ed a coloro che devono dirigersi nel capoluogo
non serve in quanto troppo lontana dal centro della città e servita da due
statali che transitano dalla vecchia Tangenziale Est. A coloro che sono in
transito serve solo se si vuole un collegamento veloce tra l’est del capoluogo,
per intenderci fino a Bergamo, ed il sud della Lombardia. Ma l’opera, da 2,2
miliardi di euro e realizzata in sinergia con la Brebemi, rischia anche lei di
rappresentare un’opera bella da vedere ma che non servirà a rivoluzionare la
mobilità milanese.
03/12/2014 - di Maghdi Abo Abia - dal Quotidiano web Giornalettismo
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