martedì 24 maggio 2011

Superstrada: Albairate, Cisliano e Ozzero insistono sulla concertazione


24 Maggio 2011- fonte Città Oggi
Albairate Nell’Est Ticino la politica e gli interessi di parte non possono prevalere sul “bene comune” a scapito dell’autonomia degli amministratori locali, della tutela del territorio e della qualità della vita dei cittadini. È quanto rilevano i sindaci Luigi Alberto Tarantola (Albairate), Emilio Simonini (Cisliano) e Willie Chiodini (Ozzero), in merito all’annosa vicenda della superstrada, del Progetto Anas di collegamento tra Magenta e la Tangenziale Ovest con riqualificazione della SS 494 da Abbiategrasso a Vigevano.«Esistono due posizioni diverse su questa grande infrastruttura stradale. - ricorda Emilio Simonini - Da un lato ci sono i sindaci critici di Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago e Ozzero, che la ritengono inutile, costosa e di grande impatto ambientale.

In alternativa propongono di riqualificare le strade esistenti, di potenziare il sistema del trasporto pubblico e di avviare dal basso un percorso di confronto democratico tra gli enti interessanti allo scopo di individuare insieme soluzioni concrete per risolvere le criticità della mobilità locale.

Dall’altro lato ci sono i sindaci favorevoli a prescindere di Abbiategrasso, Magenta, Marcallo con Casone e Vigevano che, invece, ritengono “essenziale” questa infrastruttura per risolvere i problemi di mobilità, sostenere le imprese e rilanciare l’economia nel territorio.

«Questa opera è stata presentata come necessaria per collegare Milano a Malpensa- spiega Emilio Simonini -, ossia per migliorare l’accessibilità all’aeroporto. Che senso ha quindi oggi fare la superstrada tra Malpensa a Vigevano?.

La Provincia di Milano ha appena cambiato il parere, da negativo a positivo, sul progetto Anas ed alcuni di noi Sindaci contrari sono stati convocati singolarmente.

È stato inoltre portato alla luce, senza però coinvolgere gli amministratori locali, il progetto della Tangenziale Autostradale Ovest Esterna di Milano, una nuova infrastruttura di enorme impatto ambientale che si aggiunge a quello della superstrada».

Emilio Simonini conclude affermando: «Non è vero che costruire strade si traduce automaticamente in un rilancio dell’economia. Non mi risulta che lungo il tratto della superstrada tra Malpensa e Magenta inaugurato nel 2008 siano fiorite nuove aziende, anzi è vero il contrario.

È stato anche detto che bisogna fare la superstrada per non perdere i finanziamenti disponibili. Le opere si fanno perché sono utili alla collettività e non perché ci sono dei soldi da spendere.
La verità è, oltre al business per le aziende che eseguono i lavori, i comuni più grandi da questa arteria otterrebbero solo vantaggi scaricando tutti gli svantaggi sul territorio pregiato dei comuni limitrofi più piccoli.

Bene comune, territorio e comunità vengono prima di tutto. Le esigenze reali di un’area verde e ricca di acque come la nostra richiederebbero di essere affrontare in maniera trasversale. Mentre i partiti e gli interessi di pochi dovrebbero restare dietro la porta.

Nonostante tutto, restiamo come sempre disponibili ad avviare un confronto democratico, serio e costruttivo con tutte le amministrazioni e gli Enti superiori per affrontare insieme il tema della mobilità».


Fonte: Comunicato Stampa

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