Se stasera ci ritroviamo ancora qui tutti insieme da quel
lontano novembre 2002 a Cassinetta, è perché la percezione che il nostro
territorio sia ancora una volta sotto attacco è reale. Le istituzioni e le persone favorevoli alla realizzazione della nuova
superstrada Vigevano – Magenta ci vogliono propinare ricette astruse di strade
immerse nel verde e a basso impatto ambientale. Ma noi sappiamo che non esistono strade a
basso impatto ambientale.
Con una sottile opera
di informazione di parte, vorrebbero farci credere che le nuove strade portano più
lavoro. Niente di più falso; vorremmo
solo fare notare che abbiamo a due passi da noi un esempio concreto, e ci
riferiamo al nuovo tratto Magenta – Malpensa, dove nonostante vi sia una nuova
arteria a scorrimento veloce, non vi è un sola prova di grande azienda che abbia deciso di trasferirsi
nei pressi della stessa per raggiungere più velocemente la Milano-Torino e
Malpensa. Anzi, purtroppo anche lì vi
sono chiusure a raffica.
Noi dei Comitati No
Tangenziale ci chiamiamo in questo modo perché, come ripetiamo dal 2002, questa
superstrada non sarà semplicemente la
circonvallazione di Abbiategrasso o quella di Robecco, ma uno dei tratti della nuova Tangenziale Ovest
Esterna di Milano.
Siamo disposti a svendere il nostro prezioso territorio allo
scopo di alleggerire il transito sulle Tangenziali attuali?
Oppure è meglio
salvare decine di aziende agricole, fonte assicurata di lavoro ? Si deve puntare su forme di trasporto alternative e queste
sì a basso impatto ambientale, come ad esempio il completamento del raddoppio
della linea ferroviaria Milano – Mortara e inoltre la sostituzione con rotonde dei semafori che sono attualmente
la causa di congestione di traffico negli orari di punta.
Siamo convinti che ciò sia possibile. L’enorme risparmio economico potrebbe
permettere la realizzazione di opere veramente utili come la manutenzione e
riqualificazione delle strade esistenti.
Abbiategrasso è il comune di riferimento dell’abbiatense. La responsabilità delle sue scelte ricadono
in maniera importante su tutti gli altri Comuni della zona.
Scelte politiche oculate porterebbero a considerare che la
realizzazione di una simile opera dovrebbe essere il più possibile condivisa e
partecipata. Non si può pensare di
strangolare Albairate e Cassinetta solo per la circonvallazione di
Abbiategrasso o come a Robecco sacrificare una intera frazione, Castellazzo de
Barzi, per deviare il traffico dal centro.
Menzione speciale merita l’Amministrazione di Vigevano che sta
spingendo con tutte le sue forze per la costruzione della Superstrada ma che,
vale la pena ricordare, non concede neppure un metro quadro di prezioso
territorio per la realizzazione di quest’opera.
Noi vorremmo essere costruttivi e non distruttivi. Siamo disponibili
a confrontarci con tutte quelle Amministrazioni, naturalmente compresa la
nostra, che vogliano dialogare con noi.
Da parte nostra non dimentichiamo tutte quelle Amministrazioni
Comunali che fin dall’inizio delle battaglie per contrastare la Superstrada ci hanno appoggiato e sostenuto. Ci auguriamo che
continuino a farlo anche in futuro.
Non dimentichiamo inoltre le quasi 14.000 persone che hanno
firmato contro il progetto originario ANAS le quali ci hanno permesso di
portare avanti la nostra battaglia con la consapevolezza di avere il loro
sostegno e di conseguenza il sostegno del territorio
Per concludere noi ci impegniamo a lavorare insieme a tutte quelle persone di
buona volontà che vorranno collaborare alla ricostituzione del nuovo Comitato
di Abbiategrasso. Ma saremo certamente a
disposizione anche di coloro che semplicemente vorranno essere informati su
questo progetto. E’ un loro diritto
ed è nostro dovere.
Comitato No Tangenziale Abbiategrasso
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