venerdì 25 luglio 2014

Costi Brebemi: i numeri a confronto .

I costi per la realizzazione, quelli per i pendolari e quelli per i contribuenti dell’autostrada A35.(da LINKIESTA.IT del 23/072014)  È stata inaugurata oggi la Brebemi, l’autostrada che collega le province di Milano, Bergamo e Brescia. La nuova A35 ha un tracciato parallelo all’A4, rispetto alla quale corre a sud. Rispetto alla A4 è più rettilinea, perché Brescia viene raggiunta senza passare da Bergamo. Sono attraversati 43 comuni di cinque province: oltre alle tre richiamate dalla sigla sono comprese Cremona e Lodi. Sono coinvolti anche cinque parchi: Parco Oglio Nord, Parco del Serio, Parco Agricolo Sud Milano, Parco Adda Nord e Parco Adda Sud. I quattro fiumi interessati sono l’Oglio, il Serio, l’Adda e il Canale della Muzza. 

Il tracciato è lungo 62,1 chilometri, a cui si aggiungono i 35 chilometri di viabilità ordinaria, in particolare per la riqualificazione delle strade provinciali SP 103 “Cassanese” e SP 14 “Rivoltana”. Contemporaneamente da oggi, dopo due anni di lavori e una spesa di 180 milioni di euro (25,7 milioni al chilometro, come riportato dal Corriere della Sera), sono percorribili i 7 chilometri a tre corsie da Pozzuolo Martesana a Liscate della Tem. Entro maggio 2015, invece, saranno terminati i 32 chilometri totali della futura A58. 
I vantaggi possibili
Durante l’inaugurazione dell’autostrada, a cui sono stati presenti anche il premier Renzi e il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, sono state date diverse stime sui vantaggi dell’opera. Per Rosario Bifulco, consigliere incaricato di Assolombarda per la Competitività territoriale, «l’entrata in esercizio della Brebemi consentirà a regime un risparmio sui tempi annui di percorrenza pari a circa 20 milioni di ore e un incremento annuo del Pil stimato in 382 milioni di euro». Secondo il presidente di Brebemi, Francesco Bettoni, la nuova tratta ridurrà «del 60% il traffico pesante sulla viabilità locale facendo registrare 6,8 milioni di ore in meno perse in coda e minori emissioni di CO2». 
L’impatto su lavoro e Pil
Secondo le stime dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, la nuova autostrada porterà al sistema economico locale 1.000 nuovi posti di lavoro e un incremento sul Pil di circa 400 milioni di euro all’anno. 
La riduzione del traffico atteso
La stima del traffico è di 35mila veicoli al giorno: le prime previsioni, come ha ricordato oggi Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente della Lombardia, parlavano invece di 80mila veicoli. Si stima però che il conto possa salire a 60mila con l’apertura della Tem, la tangenziale esterna a Est di Milano. Per fare un confronto, l’A4 è percorsa mediamente da 100mila veicoli al giorno, con punte di 140mila. Il traffico di mezzi pesanti arriva a punti di 40mila veicoli al giorno. 
I costi 
Per Balotta, i costi di realizzazione dell’opera che sono triplicati, dagli 800 milioni iniziali a 2,4 miliardi, oneri finanziari compresi. Secondo il presidente di Brebemi, Bettoni, «il costo complessivo dell’opera - è stato illustrato - è di 1,6 miliardi di euro senza contributi a carico dello Stato. L’intero stanziamento è stato finanziato per il 21 per cento esclusivamente con i mezzi propri messi a disposizione dai soci e per il 79 per cento attraverso il ricorso al debito. 
A fare chiarezza è stato un articolo di Massimiliano Carbonaro sul portale Edilizia e Territorio del Sole 24 Ore.  
Nel dettaglio Brebemi è un intervento che prevede un costo di 2,338 miliardi di euro compresi gli oneri finanziari in parte coperti con 520 milioni di euro di equità e il resto (1818 milioni) con un complesso piano di finanziamento che ha visto in campo un pool di banche capeggiate da Cassa depositi e Prestiti e la Bei (più Sace Spa, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Centrobanca, MPS Capital Services, Credito Bergamasco), come ha sancito il closing finanziario raggiunto lo scorso marzo del 2013. È dell’ultimo mese il tentativo di Brebemi di intervenire su questo piano finanziario, perché allo scadere della concessione (19,6 anni) rimane aperto il nodo del subentro, per coprire la parte non ammortizzata, per circa 1,3 miliardi di euro. Questa incertezza ha portato la società autostradale a presentare alla concedente, la CAL, la spa mista Anas e Regione Lombardia, a richiedere un prolungamento della concessione di 10 anni, una defiscalizzazione dell’opera pari a 450 milioni e un contributo pubblico di 80 milioni. 
La defiscalizzazione
Il presidente di Brebemi, Bettoni, durante l’inaugurazione ha detto che è «la prima autostrada italiana interamente finanziata attraverso il ricorso alla finanza di progetto, nonché una delle più importanti e complesse operazioni a livello europeo». La mancanza di oneri per lo Stato sarebbe però smentita dalla defiscalizzazione dell’opera per 450 milioni. È ancora l’articolo di Edilizia e Territorio a fare chiarezza sulla situazione. 

Le richieste sono state trasmesse al ministero delle Finanze e si attendono risposte che al momento non sono ancora arrivate. Acconsentendo a queste richieste, giustificate dal fatto che l’aumento dei costi iniziali di 866 milioni più oneri nasce per l’affiancamento della TAV e per i costi incrementati per gli espropri (tema ancora caldissimo e solo ora risolto per quanto riguarda le aree tra la ferrovia e l’autostrada), il valore del subentro verrebbe azzerato. Per Brebemi se però dallo Stato arrivasse un sonoro no, allora il cerino passerebbe alla CAL come concedente che in qualche modo dovrebbe provvedere. Ovviamente per la società misto Anas e Regione Lombardia farsi carico di questo onere sarebbe impossibile.
I tempi
Dall’inizio dei lavori alla consegna sono passati cinque anni. Come ha evidenziato durante l’inaugurazione il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, l’opera «è stata completata nel pieno rispetto del cronoprogramma, con i lavori consegnati il 22 luglio 2009 e conclusi ad aprile 2014». Dalla progettazione alla realizzazione, sono passati in totale 18 anni. A metterlo in evidenza è stato lo stesso premier Matteo Renzi. «Questa è una strada che è già maggiorenne, potrebbe già votare», ha detto. «Se ci sono stati «5 anni di lavori e 13 di burocrazia, qualcosa non torna».
I costi dei pedaggi
Un altro punto contestato della A35 è il costo del pedaggio. Per Balotta di Legambiente, «la Brebemi costerà per gli autoveicoli 15 centesimi a chilometro, più del doppio della parallela A4, che costa 7 centesimi a chilometro. Sarà peggio per i Tir che, contro i 17 cent a chilometro della A4, pagheranno per transitare sulla Brebemi 36 cent a chilometro, più del doppio». Secondo quanto riporta il sito Trasportoeuropa.it, citando fonti Brebemi, il viaggio completo da Chiari Est a Liscate costa 10,50 euro per Classe A; 12,40 euro per Classe B; 15,50 euro per Classe 3; 24,40 euro per Classe 4; 29,10 euro per Classe 5. Come paragone, l’autostrada A4 tra Brescia Centro e la barriera di Milano Agrate (lungo 83,80 km) costa: 5,80 euro per Classe A; 5,90 euro per Classe B; 7,90 euro per Classe 3; 11,90 euro per Classe 4; 14,00 euro per Classe 5.

L’azionariato
La Società di progetto Brebemi spa ha come socio principale Autostrade lombarde 78,9% (che a propria volta ha come azionisti Intesa Sanpaolo 42,4%, Satap 13,3%, Impresa Pizzarotti 6,4%, Unieco 5,7%, Autostrade Centro-Padane 5,4%, Mattioda Pierino & Figli Autostrade 5,3%, Autostrada Bs-Vr-Vi-Pd 4,9%), più altri soci. Tra questi figurano Impresa Pizzarotti al 7,4%, Unieco al 5,3%, Itinera al 2,7% e al 1,5% CCC società Cooperativa. Intesa Sanpaolo, attraverso Gian Maria Gros Pietro, presidente del consiglio di gestione, ha dato la propria disponibilità a vendere le proprie quote. Il patron di Igli, Beniamino Gavio, si è detto, mercoledì 23 luglio, interessato all'ipotesi di acquisirle.

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