sabato 28 marzo 2015

GRAZIE

Grazie! Grazie a te, anche se non ti conosco. Grazie perché non sei stato e cieco, sordo e neppure muto a ciò ce ti accadeva attorno. Grazie a te che ti adoperi per proteggere l'ambiente, che non guardi ai dettami di parte, ai richiami dell'omogeneità nemica acerrima del biodiversità. Grazie a te che porgi ancora l'orecchio al laborioso ronzio delle api, che hai ancora occhi incollati di  stelle e ti senti piccolo verso l'immenso. Grazie a te che gonfi il petto e fremi all'arrivo d' un temporale estivo, che senti ancora il profumo della terra e lo cerchi: a te io dico, grazie, chiunque tu sia, anche se il tuo contributo è stata solo quello di smuovere una pagliuzza in questo senso. E' così che si fa il fieno:stelo dopo stelo e poi, in fondo, siamo fatti di carne e sentimenti, di pulsazioni, di ricerca di bellezza,

 per vivere in un mondo naturalmente biodiverso.  Grazie a quanti lavorano ed impiegano il loro tempo a pulire i bordi dei prati dal sudiciume, dai veleni, dalle macerie non biodegradabili e tossiche che miserabili canaglie hanno nottetempo deliberatamente versato, avvelenando i pozzi, i paesi, persone, piante e animali. Grazie a voi che ancora la meraviglia vi coglie, che prestate l'orecchio al vostro respiro, a voi che vivete il nostro tempo e non ne siete vittime, che non avete permesso agli strumenti di sostituire i sentimenti e premiate l'interesse delle vite a qualsivoglia tipo di speculazione. 

Grazie a voi che avete un progetto di futuro per chi camminerà sui sentieri dopo di voi, che utilizzate l'ingegno e trasformate la luce in energia, gli scarti in fertilizzanti, la fibra vegetale in materia duttile. Grazie a voi che godete dei campi coltivati, della bellezza delle risaie, del fiume, e vi perdete nel luccichio della luce riflessa nelle sue acque lasciandovi abbacinare. Si dice che il sudario non ha tasche, e questa è una grande verità che dimensiona ogni attività umana  e a motivo di ciò vi suggerisco - "riempite i vostri sensi di vita e siate sereni, voi che non temete il termine del ciclo vitale: come il grano al sole, il seme alla neve, il soffio vitale al pensiero e siate consapevoli, anzi siatene certi, d'avere vissuto con coscienza piena, grati del dono ricevuto serbato per le generazioni che verranno dopo di voi.
(daniele Ostuni)

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