sabato 10 ottobre 2015

ARTICOLO ESPRESSO/REPUBBLICA: Finisce l’Expo e torna il pedaggio sulla Pedemontana

Maroni e Renzi all'inaugurazione della BreBeMi (da  Espresso-Repubblica.it)Per far arrivare milioni di persone comodamente in auto e direttamente al sito di Rho-Pero in occasione di Expo 2015, lo Stato e la Regione Lombardia hanno puntato su autostrade, bretelle e tangenziali. Pronti per il fatidico giorno dell'inaugurazione la Brebemi (la strada di 66 chilometri che collega le province di Brescia, Bergamo e Milano), l'arco Teem (una porzione di 7 chilometri di quella che dovrebbe diventare tra un anno la Tangenziale esterna ad est di Milano)
e uno spezzone di Pedemontana tra le province di Varese e Como. Su quest’ultima opera l’impegno del governatore Roberto Maroni era una questione di principio: da varesino doc voleva riuscire dove in tanti avevano fallito.

«Per il 2015 - ha spiegato Roberto Maroni all’inaugurazione a gennaio - non voglio fare pagare il pedaggio, come regalo in occasione di Expo ed evitare problemi alla circolazione nei sei mesi della manifestazione. Per il primo anno non la pagheranno i cittadini, ma sosterremo noi come Regione i costi».

Finito il grande evento si torna alla normalità con costi, per gli automobilisti, fuori controllo. I pedaggi più alti in Italia (3,85 euro per 15 chilometri) scatenano le proteste dei sindaci locali e rischiano di trasformare l'infrastruttura in un flop, riversando il traffico sulle strade provinciali e statali.

Va anche peggio per il sistema di tangenziali delle due cittadine lombarde, opere comprese nel sistema della Pedemontana. Percorrere la A59 tra Villa Guardia e Acquanegra (alle porte di Como) costa 62 centesimi. Altri 1,01 euro per i 4 chilometri della tangenziale di Varese. Totale da Como a Varese 4,71 euro. Per camion e autobus la Pedemontana un conto al casello da 10 euro. Troppo per appena trentacinque chilometri. Sono prezzi superiori del 44 per cento rispetto alle stime iniziali che, non solo hanno fatto trasalire gli utenti e gli amministratori locali, ma hanno anche aperto una polemica politica.

A causa del flop di traffico, dal Governo e dal Pirellone sono in arrivo aiuti per 360 milioni di euro. Approvati nonostante le promesse di costruire la prima opera «senza soldi pubblici» tra Milano e Brescia. Mentre in Lombardia si tagliano trasporto locale ed edilizia sanitaria

Queste tariffe rischiano di rendere la nuova autostrada l’ennesima, inutile, grande opera. Perché a pochi chilometri c’è la direttissima BreBeMi (Brescia-Bergamo-Milano) dai costi di transito ben più cari rispetto alla Milano-Venezia, rimasta sostanzialmente deserta dalla sua apertura.

Doveva essere la grande opera realizzata con capitali privati, è diventata
 l’emblema di un flop con i buchi ripagati dal Pirellone dal governo Renzi. 

«La Lega é passata dalla propaganda del pedaggio zero ad avallare i pedaggi più alti d’Italia sulle tangenziali di Como e Varese e sul tratto autostradale della Pedemontana. Questi rincari disincentiveranno l’utilizzo dell’opera di cui, peraltro, non si sa ancora se verrà terminata. Rischia di essere una beffa per i lombardi» attaccano i consiglieri regionali del
 Pd Alessandro Alfieri e Luca Gaffuri.


Sul piede di guerra i sindaci e amministratori locali. «Non posso certo essere contento di questa soluzione – commenta il presidente della Provincia di Varese Gunnar Vincenzi – è una brutta notizia per chi usufruisce del nuovo collegamento, nato con lo scopo di risolvere le problematiche del traffico nei nostri paesi. Non vorrei che con l’annuncio del pedaggio tornino a crearsi i vecchi ingorghi».

E dopo che per anni i paesi vicini ai cantieri hanno sopportato i disagi della realizzazione dell’opera, ora rischiano di subire la beffa di vedere annullati tutti i benefici di minor traffico.

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