22/04/2016 - Si sarebbe
chiamata TOEM (Tangenziale esterna ovest Milano): 40 chilometri a scorrimento
veloce tra Melegnano e Magenta. A monte della decisione, l’impatto sul
territorio del Parco agricolo sud Milano, con l’interessamento anche del Parco
del Ticino. “Una pugnalata al polmone verde del Sud Milano”, l’hanno definita
molti sindaci dei Comuni interessati.
Le carte. Nel piano strategico triennale del territorio
metropolitano, approvato dal Consiglio della Città metropolitana (documento
previsto dalla legge 56/2014, cosiddetta legge Delrio), non ci sarà una nuova
autostrada tangenziale ed esterna nell’area sud-ovest dell’hinterland milanese.
Arianna Censi, consigliere delegato alla mobilità e alla viabilità di Città
metropolitana, che rappresenta l’amministrazione all’assemblea dei soci della
società “Tangenziali esterne di Milano” (TEEM, che si occupa di promuovere e
costruire un sistema di tangenziali che consentirebbero di non far passare a
ridosso della città il grande traffico proveniente e diretto altrove), ha
comunicato agli altri soci l’orientamento negativo di Palazzo Isimbardi,
ribadendo anche la volontà di recedere dalla società, con la liquidazione di
ogni residua partecipazione azionaria.
I motivi. Per Citta Metropolitana occorre salvaguardare la produzione
agricola del territorio milanese: “Una produzione di eccellenza, che verrebbe
compromessa da un’infrastruttura destinata a produrre volumi di traffico
modesti, deludenti, poco usati dall’utenza automobilistica, come l’esperienza
delle autostrade A58 (TEEM) e A35 (Brebemi) ci mostra quotidianamente. Il mito
della finanza di progetto è tristemente naufragato con la notizia delle
sovvenzioni pubbliche garantite alle concessionarie delle due nuove autostrade
e, con esso, anche le aspettative di una profittabilità di queste
infrastrutture che hanno prodotto rilevanti esposizioni debitorie ma ancora
nessun utile”.
I commenti. La scelta chiude l’esperienza della ex Provincia di
Milano quale investitore autostradale, iniziata nel 2002 proprio con la
fondazione, assieme ad altri soci, della società TEEM. “Oggi si volta pagina”
dichiara Censi, che invita pure il presidente della Regione, Roberto Maroni
(ente che, fino al 31 dicembre 2018 controllerà in via indiretta il 20% delle
azioni di TEEM), “a recedere dalla propria quota di controllo azionario di una
società senza futuro, uscendo oltretutto dall’imbarazzante situazione di
conflitto tra soggetto regolatore e società regolata. Insieme, potremo aiutarci
a vicenda a individuare una via di sviluppo sostenibile e duratura per il
nostro bellissimo territorio e per le aziende e i lavoratori che qui vivono”.
L’obiettivo è destinare “il milione e duecentomila euro stanziato per questa
infrastruttura ad altri progetti meno impattanti per il territorio, meno
inquinanti e sicuramente più necessari della TOEM”, conclude Censi. V.B.
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