(da Redazione Ticino Notizie 27.01.17) Superstrada, fumata grigia: il Ministero chiede la revisione del progetto,
Comuni d’accordo tranne Cassinetta. Si è concluso
l’incontro di Roma. Sorpresa dei Comuni, il progetto proposto è quello del
2014 senza recepimento delle modifiche richieste in questo ultimo anno
e mezzo. L’iter si allunga di qualche mese- ROMA – Non è
bianca né nera la fumata che scaturisce dall’incontro appena concluso al
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici di Roma, di cui Ticino Notizie ha già
anticipato stamani le linee guida e che si è ritrovato per discutere il
progetto di collegamento stradale tra la SSS1 e la SS 494, tra Magenta e
Vigevano (per l’accessibilità a Malpensa).
La notizia è
la seguente: tutti i presenti, tecnici in primis, hanno riscontrato
che il progetto della superstrada presentato stamani (che i Comuni hanno
ricevuto solo nella tarda serata di ieri) era e rimane carente, mancando- lo
scrive il Consiglio Superiore nel parere che alleghiamo- importanti
valutazioni di carattere idro geologico; nel progetto sono inoltre contenuti errori di
valutazione, ha sostenuto il Consiglio Superiore, commessi sin dal 2014 e mai
sanati né integrati. Le richieste di miglioramento e correttive dei Comuni,
sostanzialmente, in questi anni non sono mai pervenute ad Anas.
“Le considerazioni del territorio e le criticità sono emerse nel dibattito
di oggi in modo chiaro. Tutti i Comuni, tranne Cassinetta, hanno votato
sì alla richiesta di revisione del progetto”, dichiara a caldo l’assessore Enzo
Salvaggio di Magenta, presente col consigliere di Boffalora Paolo Porta, i
sindaci di Albairate, Robecco e Cassinetta e tecnici di Regione Lombardia.
“Ora, il nodo è capire quali saranno i tempi. L’iter progettuale va avanti,
diciamo che si è perso del tempo. Ripartiremo dal dibattito di questo anno e
mezzo. Si è parlato dell’espressione di un sì o no alla strada, ma il
nodo non era questo, quando in realtà il nodo era tecnico. Di fatto, lo studio
compiuto dai progettisti era molto debole. Ed è un peccato che non
siano arrivate le richieste dei territori e che il progetto non le abbia
contemperate: avremmo guadagnato parecchio tempo. Ora, quelle stesse richieste-
a maggior ragione- restano la base di ripartenza da cui ricominciare. Speriamo
non troppo”.
A sfilarsi è
stata la sola Cassinetta, che per bocca del sindaco Michele Bona ha ribadito il
proprio NO al progetto Anas. Un sì alla richiesta di revisione è arrivato
invece dal sindaco di Albairate, Pioltini. Qui sotto, il documento che contiene
alcune delle riserve espresse dal Consiglio (organismo,lo ripetiamo, tecnico e
non politico), la cui
attività
consultiva si esplica attraverso la redazione di pareri obbligatori sui
progetti definitivi di lavori pubblici di competenza statale, o comunque
finanziati per almeno il 50% dallo Stato, di importo superiore ai 25 milioni di
euro, ai sensi dell’art.127 del Decreto legislativo 12 aprile 2006, n°163.
Per i
progetti delle opere strategiche e di preminente interesse nazionale, infatti,
il Consiglio Superiore, ove obbligatorio ai sensi di legge o richiesto dal
Ministro vigilante, esprime parere sui progetti preliminari.
Il Consiglio
Superiore, inoltre, ove richiesto dagli Organi competenti, esprime parere:
- sui
progetti delle opere pubbliche o di interesse pubblico di competenza
statale, ai sensi delle disposizioni vigenti sulle costruzioni e
infrastrutture strategiche;
- sulle
linee fondamentali dell’assetto del territorio nazionale, sulle linee
generali della programmazione delle grandi reti di interesse nazionale,
portuali ed aeroportuali e sulle vie di navigazione di interesse
nazionale, sui programmi di lavori pubblici.
Ora, per certi versi, si riparte dalle richieste di
miglioramento al progetto del 2014. Entro quanto saranno riformulate? Difficile
in meno di 4 o 5 mesi. A meno che avvenga un miracolo. A giugno, in diversi
Comuni, si va al voto..
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