ROBECCO, No Tangenziale in biciclettata "Stiamo
ultimando le osservazione"- Domenica 14 passaggio per i vari comuni
attraversati progetto Anas-Una biciclettata passando per i luoghi che
potrebbero scomparire se la superstrada Ozzero Magenta dovesse materializzarsi.
È questo il senso nell’iniziativa in agenda oggi tra Robecco sul Naviglio,
Castellazzo de’ Barzi, Cassinetta di Lugagnano, Albairate e Castelletto di
Abbiategrasso, organizzata dai comitati No Tangenziale. Dalla cascina Lema di
Robecco la partenza è fissata per le 9.30 circa, con possibile arrivo tra le
verso le 10 a Castellazzo, all’altezza della cascina Beretta.
La tangenziale passerà a pochi metri dalla Beretta
e andrà a lambire altri antichi cascinali, vero patrimonio storico. In un
territorio dove il trasporto su rotaia è pessimo molti si chiedono che senso
possa avere investire ancora in strade a scorrimento veloce.
La biciclettata toccherà anche L’Aia di Cassinetta e la
cascina Isola Matia di Albairate. Ma a che punto siamo con l’iter che prevede
l’approvazione definitiva della superstrada? Dopo l’ok del Cipe sono partiti i
due mesi di tempo per presentare le osservazioni. Mesi che, in realtà, sono
diventati tre perché c’era di mezzo il periodo delle ferie di agosto. Tutto
dovrà concludersi entro il 28 ottobre; entriamo quindi in un periodo cruciale.
“Stiamo ultimando le nostre osservazioni – ha spiegato Agnese Guerreschi,
storica no tangenziale – stiamo svolgendo un lavoro imponente attraverso la
collaborazione di esperti. Un lavoro che non si limita ad un discorso generico
sull’ambiente, ma vuole quantificare i danni che questa opera potrà comportare
per il nostro territorio. E presenteremo anche degli studi approfonditi sui
flussi di traffico”. Ci sono parecchie cose che vengono contestate al
progetto attuale. A cominciare dal fatto che non è più quello originario che
contemplava il collegamento verso Milano. Tratto che poteva avere un senso e
che poi è stato stralciato.
Oggi il tratto di cui di discute è quello che collega Ozzero
a Magenta e, quindi, all’esistente Boffalora Malpensa. “La delibera del Cipe
– continua Guerreschi – prevede tantissime prescrizioni. Ma aggiunge anche che
il costo dell’opera dovrà rimanere quello originario, ovvero 220 milioni di
euro. Quello che temo, ma questo è solo il mio pensiero, è che si cominci
l’opera nel tratto di Ozzero e la si interrompa per mancanza di fondi”. I
comitati continueranno a lottare senza tregua per dire no ad un’opera
devastante che farebbe scomparire un tratto di campagna del magentino e
dell’abbiatense. “Vero che esistono delle criticità viabilistiche importanti
– aggiunge – a cominciare da Robecco che però necessita di una circonvallazione
e non di una superstrada”.
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