venerdì 11 dicembre 2015

IN REGIONE PER LA TANGENZIALE - SEI COMUNI CONTRO SEI

Sei a sei tra favorevoli e contrari, così si era concluso l’incontro di settembre promosso da Anas e Regione Lombardia tra i Sindaci e gli enti del territorio delle Terre dei Navigli interessati alla famigerata tangenziale Vigevano – Malpensa. Il Parco del Ticino, il Parco Agricolo Sud Milano, Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Cusago, tutte le aziende agricole che unitariamente hanno firmato un documento sui danni che si porteranno alle campagne delle fertili terre dei Navigli, i comitati No Tangenziale con le loro 14.000 firme certificate di cittadini raccolte, le Associazioni ambientaliste e culturali, i movimenti politici che hanno sempre sostenuto la battaglia No tangenziale, rappresentano il fronte unito che continuerà a informare e lottare contro il progetto Anas, obsoleto, inutile e costoso.
In questi mesi sono circolate proposte alternative al tracciato che purtroppo hanno escluso i cittadini del territorio, comitati e tutte le associazioni dalle stanze dei bottoni. I Comitati No tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano hanno per anni costantemente monitorato il progetto Anas e informato la popolazione sui rischi e sui danni che tale opera porterà nelle terre dei Navigli ma, pur essendo tra i soggetti più informati e competenti, mai sono stati invitati ai tavoli delle trattative, per questo oggi chiedono con forza il diritto di partecipare, in rappresentanza dei territori e della società civile, alla riunione che si terrà a Roma il 10 Dicembre tra il Ministero delle Infrastrutture, Città Metropolitana, Parco del Ticino, Parco Agricolo Sud Milano e Sindaci.
Non è possibile discutere dello stralcio di un progetto che è già stato in parte stralciato e approdare a decisioni dell’ultima ora senza aver almeno convocato o riconvocato la Conferenza dei Servizi.
A nostro giudizio il progetto “alternativo” della Città Metropolitana, allo stato attuale, è del tutto inaccettabile dato che la tratta Ozzero/Albairate altro non è che la riproposizione parziale del progetto ANAS nella sua prima parte di tracciato. Come del resto la periferica/variante prevista per Pontenuovo. Questo progetto “alternativo”, anche se pensato come una scelta meno impattante di una devastazione ben maggiore, rappresenta comunque il primo passo per la realizzazione dell’intero progetto ANAS (a stralci successivi). A nostro parere si tratta di un compromesso di una pericolosità estrema che non toglie certamente i dubbi che in futuro il percorso nord-sud possa essere realizzato tramite il tracciato della TOEM – Tangenziale Ovest Esterna Milanese.
Qualsiasi ipotesi “alternativa”, da qualunque parte provenga, deve essere oggetto di discussione approfondita con le rappresentanze dei cittadini e degli agricoltori del territorio. Siamo arrivati al punto in cui le trattative e le promesse fatte ai Sindaci che si assumeranno la responsabilità di dare il via al progetto Anas, mirano spudoratamente a raggiungere lo scopo di isolare i Comuni contrari per metterli in difficoltà e indebolirli.
Tutto questo teatrino mentre a Parigi si svolge la Conferenza Internazionale sui cambiamenti climatici e chi ci amministra dovrebbe rivolgere uno sguardo intelligente ad un futuro in cui non si progettino più infrastrutture stradali inutili, obsolete e costose.
Va da sé che i Comitati No Tangenziale, come hanno sempre fatto in passato, si faranno parte attiva per rappresentare quella parte di Territorio pronta a mobilitarsi con tutti i mezzi, compresi i ricorsi legali, per bloccare la realizzazione della Vigevano-Magenta, anello di congiunzione della futura TOEM con Malpensa e di chiusura dell’anello esterno di tangenziali milanesi che porterebbe alla definitiva compromissione di tutto il nostro territorio.
Comitati NoTangenziale

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