"La
comunità NO TANGENZIALE ha dimostrato di essere ancora forte, unita e
lucida" Ieri, ven
3 Febbraio 2017, a Cassinetta di Lugagnano, un altro mattone è stato posato per
impedire la devastazione del territorio a sud ovest di Milano. La comunità NO
TANGENZIALE ha dimostrato di essere ancora forte, unita e lucida. In tutti
questi anni il movimento NO TANGENZIALE è cresciuto, ha studiato, ha
interpretato la politica dei palazzi, ha costruito progettualità e comunità, ha
proposto alternative per migliorare la viabilità e soprattutto non ha mai
smesso di lottare e di essere vigile.
Nell'incontro pubblico svoltosi ieri è emerso chiaramente che l'incontro del 27
a Roma, presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ha certificato che
il progetto infrastrutturale "ex Milano-Malpensa" (oggi
Magenta-Vigevano) è un progetto devastante. Dopo più di 15 anni anche il ministero
ha detto chiaramente e in modo circostanziato che il progetto ANAS proposto
contiene gravi errori di valutazione e gravissime mancanze di carattere
idrogeologico. In sostanza i tecnici del ministero dicono che il progetto
Magenta-Vigevano è dannoso per il territorio. Non solo, leggendo il documento
redatto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si tiene in considerazione
del parere (seppur non vincolante) delle comunità a tale progetto. Quest'ultima
dichiarazione dice che quello che ha sempre detto il movimento NO TANGENZIALE è
vero, reale, è un parere politico, un'idea di sviluppo supportata da una grande
consapevolezza e competenza tecnica.
Siamo in una fase molto importante. E' concreta la possibilità di archiviare
definitivamente l'idea di portare decine di chilometri di striscie di asfalto a
doppia corsia e tonnellate di cemento sul territorio tra il Parco Agricolo Sud
Milano e il Parco del Ticino. Ma può essere altrettanto concreta l'ipotesi di
una repentina accelerazione per portare il progetto al consenso ministeriale.
Un bivio che necessità grande lucidità e fermezza.
E' il momento di dire in modo ancora più chiaro e forte NO TANGENZIALE. Le
proposte alternative, le mitigazioni, le richieste di revisione del progetto
non servono. Anzi, queste proposte e richieste concertative e di mediazione
rischiano di avere un effetto decisivo sull'opera. Per questo abbiamo accolto
con favore e soddisfazione la chiara e netta presa di posizione del Sindaco
Michele Bona. Un NO in linea con il movimento. Rammaricati e un po' arrabbiati
nei confronti di quei sindaci che invece hanno votato SÌ alla revisione del
progetto. Un SÌ che sostanzialmente chiede un progetto diverso da quello
proposto da ANAS, ma che vuol dire comunque un progetto infrastrutturale
devastante per il territorio. Il SÌ espresso da questi sindaci, insieme ai
giochi politici di Regione e Ministero, potrebbe avere un effetto decisivo
sull'approvazione dell'opera.
Dopo quasi vent'anni siamo davanti ad un momento decisivo. Nei prossimi mesi si
farà chiaro se il fronte del NO riuscirà a resistere ancora e addirittura a
vincere o se verrà posata l'ennesima pietra di un'opera inutile che segnerà
indelebilmente il futuro di un territorio e dei suoi abitanti.
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