È solo di pochi giorni fa l’affermazione dell’assessore
regionale Massimo Garavaglia che in un pubblico intervento ha dichiarato
“Questa strada (progetto ANAS) si fa così o non si fa affatto”.Ebbene, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici di
Roma presso cui il 27 gennaio sono stati convocati i sindaci della tratta,
nella sua valutazione sul progetto fa rilevare numerose criticità che
riassumiamo in breve: Il progetto ANAS - 1° Stralcio funzionale si propone di collegare Vigevano a Magenta e
quindi ha finalità completamente diverse da quelle con cui era stato
originariamente concepito ossia di collegare Malpensa alla Tangenziale Ovest di
Milano (Baggio).
Infatti il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si
chiede in base a quale studio o analisi, il 1° Stralcio Funzionale debba essere
considerato prioritario e pone dubbi sulla risoluzione dei problemi di traffico
considerato che non sono stati aggiornati gli studi sui flussi di traffico e non
è chiaro di quale entità potranno essere con la nuova infrastruttura. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici pone inoltre
notevoli dubbi riguardanti l’aspetto idro-geologico affermando testualmente: “Nel
complesso gli aspetti idro-geologici e idraulici sembrano non essere coerenti
con quanto dovrebbe essere sviluppato per un progetto definitivo”, e
non risulta disponibile una
relazione che tratti delle interferenze con il reticolo idrologico per lo più
rappresentato da rogge e canali irrigui del Consorzio Bonifica est Ticino
Villoresi.
Nella valutazione si fa rilevare inoltre che la zona
intorno a Ponte Nuovo è considerata a rischio alluvionale.
I Comitati No Tangenziale, ma soprattutto gli agricoltori,
hanno sempre denunciato l’impatto negativo del Progetto sul sistema
idro-geologico e ora viene confermato anche dal Consiglio Superiore Lavori
Pubblici che le tantissime pagine del Progetto definitivo hanno affrontato
questa materia in maniera superficiale.
Risulta evidente che l’organo di valutazione tecnica del
Ministero, ha stroncato in modo netto alcuni aspetti importanti del Progetto.
Sarebbe quindi opportuno che si tengano in seria considerazione le valutazioni
del Consiglio che ha confermato le criticità (non proprio di poco conto) del
Progetto ANAS.
I Sindaci darebbero prova di buon senso prendendo atto
che il Progetto in quanto tale è superato e ne chiedano l’archiviazione,
cercando nel contempo di trovare finanziamenti finalizzati a soluzioni
partecipate ai loro problemi di traffico locale ma con un’ottica diversa da
quella di permettere la costruzione di una Superstrada costosa, inutile e
devastante e contro la volontà di parecchie migliaia di cittadini del
territorio.
Denunciamo infine la superficialità con cui tanti
personaggi politici hanno sostenuto in questi anni il progetto senza conoscerlo
a fondo. Anni di battaglie spesi a
studiare e ad informare correttamente i cittadini del territorio dei due Parchi
risultano finalmente produttivi per chi può affermare che il progetto Anas può
essere decisamente buttato nella spazzatura senza essere differenziato.
Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco
Agricolo Sud Milano
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