lunedì 30 aprile 2018

Assemblea popolare NO Tangenziale del 20 aprile ad Abbiategrasso: Relazio


Sala stracolma di gente, alcune persone anche all’esterno ad ascoltare i numerosi interventi che sintetizzo. - Paolo Bellati del Folletto 25683 ha introdotto la serata invitando i partecipanti a fare rete e a sostenersi nelle varie battaglie territoriali . Michele Bona Sindaco di Cassinetta, ha ripercorso il cammino fin qui fatto dagli oppositori al progetto, culminato nel dicembre 2017 con la presentazione della petizione europea alla Commissione di Bruxelles. Purtroppo la delibera del CIPE del 28 febbraio ha mortificato le aspettative dei NO Tang, dando il via libera alla realizzazione di questa opera.

Giovanni Pioltini Sindaco di Albairate, ha centrato il suo intervento sull’anzianità del progetto rispetto sia ai costi preventivati che ai flussi di traffico, ma ha insistito soprattutto, documentando la situazione attuale con un video girato un lunedì mattina di pioggia, sull’inutilità di questa opera viaria. Dal video si vede come nei tratti interessati dal progetto già oggi non esiste un grande problema di code, ci sono pochi camion e quasi tutte le auto hanno a bordo una sola persona. La situazione peggiora spostandosi verso Milano. Per cui alla fine in cambio del forte impatto ambientale sul territorio, non si offre una soluzione reale e definitiva a chi deve raggiungere Milano in auto che si ritroverà, comunque, incolonnato in altri punti del percorso. Pioltini ha poi denunciato come questo progetto abbia impedito, negli ultimi anni, la realizzazione di interventi migliorativi della situazione attuale come la realizzazione di rotonde, ecc.

Renata Lovati e Paolo Bielli, agricoltori del territorio, hanno esposto le varie problematiche che la realizzazione di questa opera porterebbe alle loro aziende ed a tutta l’agricoltura della zona. I danni non sarebbero solo dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, ma comporterebbero anche, attraverso lo spezzettamento dei sedimi, lo stravolgimento degli equilibri idrici (zona di marcite) e l’aumento dei costi di produzione, la crisi di numerose piccole realtà aziendali contadine. La situazione è talmente grave che tutte le associazioni di categoria degli agricoltori, caso raro, sono unite contro questo progetto, che vede anche la contrarietà del Parco agricolo Sud di Milano, del Parco del Ticino così come di Città Metropolitana di Milano.

Agnese Guerreschi dei Comitati NO tangenziale ha ricordato che :
17 anni fa fu presentato il progetto di Superstrada che aveva l’obiettivo di collegare l’aeroporto di Malpensa alla Tangenziale Ovest di Milano (Baggio).
Nel 2015 il progetto è stato modificato. La Strada non va più alla Tangenziale Ovest ma va da Ozzero a Magenta.
I Comitati chiedono con forza che questo progetto viabilistico venga cancellato.
che i fondi vengano utilizzati per una mobilità sostenibile :
  • Risistemazione della viabilità locale disastrata e inefficiente – incremento e efficienza del trasporto pubblico (raddoppio ferrovia Albairate / Mortara)
Piste ciclabili da usare come efficace collegamento tra i paesi.

I Comitati No Tangenziale sono dalla parte dei sindaci “resistenti”, dalla parte delle associazioni ambientaliste, comitati, partiti , movimenti, agricoltori e cittadini contrari ad un progetto obsoleto, inutile, dispendioso e dannoso per il territorio.
Sono dalla parte di quei 13.600 cittadini che hanno firmato (con documento di identità) contro la realizzazione di questa Superstrada nell’ultimo polmone verde dell’ovest milanese .
Sono dalla parte di quel migliaio di cittadini che insieme a una sessantina di trattori hanno sfilato nel 2015 da Albairate ad Abbiategrasso nella più grande manifestazione della zona da sempre.

Per i Pendolari Resistenti, un portavoce ha dichiarato la netta contrarietà da parte di chi usa il treno come mezzo di trasporto per recarsi a Milano. Con gli stessi soldi promessi (220 milioni di euro) si potrebbe realizzare il raddoppio della linea ferroviaria da Albairate a Mortara migliorando il servizio ed incentivando così l’uso del treno a discapito dei mezzi su gomma.
Sono poi intervenuti alcuni rappresentanti di campagne analoghe (Comitato No Tav Brescia/Verona, Difendiamo Piazza d’Armi Milano) che hanno messo in risalto le analogie tra questa battaglia e quelle contro la realizzazione di altre grandi opere inutili e sperperatrici di denaro pubblico.

Christian Novak urbanista e docente del Politecnico di Milano, in un intervento molto qualificato corredato da dati ed immagini satellitari, ha denunciato la grande devastazione ambientale che porterebbe questa strada, così come è già successo per la BreBeMi, la Teem e per la Pedemontana, tutte opere che hanno comportato anche grandi problemi finanziari per l’amministrazione pubblica.
Esauriti questi interventi, durati poco meno di 2 ore, hanno preso la parola alcuni partecipanti (una decina) che nei vari interventi, chi a titolo personale chi a nome di varie realtà associative, hanno esortato a continuare ed intensificare la battaglia contro questo progetto.
In estate verrà riproposto il Campeggio No Tang, si organizzeranno altre assemblee informative sul territorio e, mi è sembrato di capire ma non ne sono sicuro, si attende anche l’esito di un ricorso al TAR.

In un paio di interventi è emersa una posizione critica nei confronti dei cittadini vigevanesi che, a mio parere, vengono accomunati alla forte presa di posizione dell’attuale amministrazione comunale nel perseguire questo progetto e vengono accusati di fregarsene dello scempio che verrebbe fatto nel territorio altrui per un proprio tornaconto personale.

Un rappresentante del gruppo T9 di Abbiategrasso, che ha elaborato un progetto per migliorare la circolazione dei treni sulla Milano/Mortara, ha criticato l’atteggiamento troppo attendista dell’Associazione di pendolari Mi.Mo.Al.
Alla fine degli interventi ho preso la parola, a titolo personale, per cercare di spiegare come è vissuta questa vicenda a Vigevano. Ho fatto notare che anche a Vigevano qualche voce contraria comincia a farsi sentire e che qualche nostro concittadino era presente anche in quella serata. Ho spiegato poi che, a fronte di una esigenza molto sentita dai pendolari che sono costretti quotidianamente a soffrire per raggiungere il milanese, sia in auto che in treno, è stato gioco facile per un venditore di fumo come il nostro attuale Sindaco mettere su una lista civica, chiamarla “La strada per Milano” e diventare il primo partito della città.
Ho fatto presente che bisognerebbe unire tutte le forze per fare una grande campagna informativa per far comprendere ai più 2 cose.

La prima che questa strada, così come è stata approvata, non ti porta a Milano ma alla Malpensa, per cui ci stanno vendendo una grande fregatura. Oltretutto il rischio è che migliorando la percorrenza di alcuni tratti intermedi si concentrino ancora più auto nel tratto finale verso Milano peggiorando la situazione invece che migliorarla.

La seconda, che diventa anche una scelta di campo politica, è che l’unica vera soluzione per la mobilità, considerando anche l’attuale grado di cementificazione del nostro territorio e l’alto tasso d’inquinamento della nostra zona, passa inevitabilmente verso lo spostamento della mobilità dalla gomma al ferro, cioè dalla strada alla ferrovia. Quindi le risorse pubbliche andrebbero indirizzate, in questo caso, verso il raddoppio ferroviario e l’acquisto di materiale rotabile efficiente in modo da poter offrire un servizio che incentivi le persone ad abbandonare l’auto a favore di un servizio ferroviario puntuale, veloce e sicuro.

E’ una questione dirimente e strategica che riguarda la visione che ha la politica oggi. Tu cittadino hai un bisogno (mobilità/trasporto) Io amministratore pubblico cosa faccio? Trovo una soluzione a mio carico che, in cambio di un corrispettivo equo, ti permetta di spostarti in sicurezza e tranquillità (treno/trasporto pubblico). Oppure mi limito a prendere atto di questo tuo bisogno, ti offro a mie spese qualche agevolazione ma fondamentalmente ti dico arrangiati, pensaci tu (auto/servizio privato).
La mia valutazione finale è che l’assemblea sia stata preparata bene ed abbia avuto un bel successo. Non so quanto riuscirà ad influire sul risultato finale, ma sicuramente è servita, da quanto ho capito, a serrare le fila.

Carmine Pinto

Vigevano, 22 aprile 2018

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