Abbiategrasso, 15 gennaio 2017- All’attenzione
dell’On. Cecilia Wikström, Presidente
della Commissione per le petizioni del Parlamento europeo-Oggetto: Petizione dei Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e
del Parco Agricolo Sud Milano per la cancellazione del progetto denominato “Collegamento
tra la S.S. 11 “Padana Superiore” a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano -
Variante di Abbiategrasso sulla S.S.n.494 e adeguamento in sede del tratto
Abbiategrasso Vigevano fino al nuovo ponte sul Ticino - 1° Stralcio
Funzionale"
INTRODUZIONE
La presente petizione è inviata dai Comitati No Tangenziale del Parco
del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano che si oppongono al progetto in
oggetto per le ragioni illustrate di seguito e, con maggior dettaglio, nei
documenti allegati.
PETIZIONE
Consapevoli che la petizione n. 1079/2003, relativa alla mancata valutazione di
impatto ambientale per il progetto
autostradale ANAS denominato “Collegamento SS 11 Padana Superiore - Magenta - Tang.
Ovest di Milano”, è stata chiusa d’ufficio dal Parlamento UE alla fine della
scorsa legislatura (giugno 2014);
Rilevando che il “1° Stralcio funzionale” è stato inserito nel Piano Regionale per
la Mobilità e i Trasporti della
Lombardia;
Rilevando che il CIPE con delibera n.63 del 6 agosto 2015 ha espresso parere
favorevole, con prescrizioni, sullo
schema di Contratto di programma per l’anno 2015 e Piano pluriennale degli
investimenti 2015-2019 tra il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e ANAS
Spa. Constatando che in entrambi i
documenti si fa riferimento al “1° Stralcio Funzionale”;
Considerando che il “1° Stralcio Funzionale”, presentato ai Comuni interessati come
un nuovo progetto nell’aprile 2015,
corrisponde sostanzialmente al precedente progetto ANAS di tipo autostradale
del dicembre 2008 denominato “Collegamento
tra la S.S. 11 Padana Superiore a Magenta e la Tangenziale Ovest di
Milano – Variante di Abbiategrasso sulla S.S. 494 e adeguamento in sede
del tratto Abbiategrasso Vigevano fino al nuovo ponte sul Ticino”, temporaneamente privato della tratta Albairate – Milano (Baggio);
Sottolineando
che questa operazione è in aperta contraddizione
con lo scopo principale per cui era nato il
progetto originario, vale a dire collegare Malpensa alla Tangenziale Ovest
di Milano;
Osservando che l’importo di € 118 milioni assegnato a quest'opera su
un costo totale previsto di € 220
milioni non è assolutamente sufficiente a garantire il completamento della
stessa;
Ricordando
che i costi totali dell’opera originaria in seguito
alle prescrizioni dei Ministeri competenti
(Ambiente, Trasporti e Beni Culturali) ammontavano nel 2009 a oltre € 419
milioni e che già tra il 2011 ed il 2013 il quadro finanziario dell’opera era
stato ridimensionato determinando una mancanza di coperture per fabbisogno
residuo di € 137 milioni;
DENUNCIAMO CHE
Il progetto denominato “1° Stralcio funzionale”,
volto a collegare il Comune di Vigevano con l’Aeroporto di Malpensa, mette in
grave pericolo l’integrità territoriale dell’area sud-ovest della Città
metropolitana di Milano e, in particolare, del Parco del Ticino e del Parco
Agricolo Sud Milano che saranno attraversati dall’infrastruttura.
Il progetto inciderà negativamente sulle iniziative
poste in essere per garantire la tutela ambientale nel Parco Lombardo della
Valle del Ticino, istituito nel 1974 su iniziativa popolare come primo parco
fluviale italiano, designato dall’UNESCO come riserva MAB (“Man and biosphere reserve”) dal 2002 e
comprensivo di numerosi Siti Natura 2000 (SIC e ZPS) istituiti dall’Italia in
attuazione della direttiva Habitat (92/43/CEE) e della direttiva Uccelli
(147/2009/CE).
Il progetto non sarà altresì compatibile con le
misure adottate per preservare la vocazione, prettamente agricola, del fertilissimo
territorio (47 mila ettari) all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, dove è
in corso una progressiva transizione verso l’agricoltura biologica, insieme a
numerosi interventi di riqualificazione paesistica e potenziamento dei servizi
eco-sistemici (es. allargamento della superficie boschiva, miglioramento della
rete irrigua ed estensione delle zone umide), in linea con i nuovi orientamenti
della Politica agricola comune dell’UE (PAC).
Il “1° Stralcio funzionale” cancellerà i risultati positivi ottenuti
mediante diversi progetti come “LIBRARSI,
potenziamento della connessione ecologica
attraverso la matrice agro-ambientale tra il Parco del Ticino e il Parco
Agricolo Sud Milano”. Finanziato da Fondazione Cariplo e promosso da
Legambiente Lombardia Onlus insieme
ai Comuni di Vittuone, Abbiategrasso, Albairate e Cisliano, il progetto è
caratterizzato dalla partecipazione attiva e creativa degli agricoltori nella
realizzazione della connessione ecologica. Un’alleanza tra mondo agricolo e
mondo ecologista per la tutela della biodiversità che è già valsa alle aziende
agricole partecipanti il premio “Paesaggio 2014-2015” del Consiglio d’Europa.
Il progetto che prevede la realizzazione di
viadotti di dimensioni considerevoli, specialmente all’altezza del Comuni di
Abbiategrasso, Albairate e Robecco sul Naviglio, comprometterà
irrimediabilmente il paesaggio dei Navigli Lombardi, in particolare lungo il
Naviglio Grande e il Naviglio di Bereguardo. Ciò vanificherà tutti gli sforzi
compiuti per rendere fruibili le rispettive alzaie a fini ciclo-turistici, di
svago e per valorizzare il patrimonio storico-artistico della zona, beneficiato
anche di finanziamenti europei.
Il progetto comporterà un enorme consumo di suolo,
quasi tutto ricadente in area agricola. I dati forniti parlano un consumo di
suolo agricolo totale pari 1.266.844 mq (99%) a fronte di un consumo di suolo
in area urbana di appena 10.598 mq (1%). I comuni più colpiti dal consumo di
suolo agricolo sono nell’ordine:
Robecco sul Naviglio (218.613 mq,
100%), Cassinetta di Lugagnano (97.225 mq, 100%), Albairate (389.215 mq, 99%),
Abbiategrasso (344.699 mq, 99%) e Magenta (133.320 mq, 96%).
Il progetto non risolverà i problemi di traffico
locale, anzi, li aggraverà. In particolare, sulla SP114 e sulla SS494 il
traffico subirà un aumento significativo e gli effetti più importanti di tale
aumento si manifesteranno ad Albairate. Questo “1° Stralcio funzionale”,
infatti, è pensato per collegare Vigevano e la Lomellina a Malpensa, non per
alleviare il traffico pendolare, orientato quasi totalmente verso Milano.
Il progetto, che si basa su proiezioni dei flussi
di traffico irreali o comunque superate, poiché pensate in un epoca (inizio
anni 2000) in cui si riteneva che l’aeroporto di Malpensa sarebbe diventato il
principale hub italiano per il
traffico aereo di merci e passeggeri, non risponde alle esigenze degli
abitanti.
Il progetto non contribuirà a migliorare la qualità
dell’aria. All’aggravarsi delle congestioni di veicoli sulle strade già
esistenti, che saranno comunque utilizzate da chiunque debba recarsi a Milano,
corrisponderà un ulteriore aumento dei rilasci di PM10 e NOX in una zona
pesantemente caratterizzata da continui superamenti dei valori limite
(giornalieri e annuali) degli inquinanti fissati nella direttiva per la qualità
dell’aria (2008/50/CE). Di conseguenza, la realizzazione del “1° Stralcio
Funzionale” non contribuirà in alcun modo al miglioramento delle condizioni
ambientali né apporterà alcun beneficio per la salute delle persone.
Questo “1° Stralcio funzionale”, di un progetto
originario, risulta basato su dati e necessità previsti da un progetto vecchio
di 15 anni e non tiene conto del fatto che, nel frattempo, è stato completato
il raddoppio della linea ferroviaria da Milano ad Albairate, che costituisce
una seria alternativa al trasporto pendolare automobilistico, togliendo dalla
strada migliaia di auto ogni giorno.
Il progetto non considera un altro fatto
importante, ossia che un nuovo raddoppio della ferrovia da Albairate a Mortara
è previsto sia nei programmi di Regione Lombardia sia dal Ministero dei
Trasporti e delle Infrastrutture (delibera CIPE del 6 agosto 2016) per un costo
stimato di circa € 400 milioni. Questo raddoppio, se realizzato, contribuirebbe
a diminuire nettamente il pendolarismo automobilistico dei cittadini della
Lomellina e di Vigevano verso Milano, a favore dell'utilizzo di un servizio
pubblico ferroviario efficiente.
La Città di Milano, inoltre, sta inoltre applicando
con successo politiche che hanno ridotto il traffico automobilistico
all'interno della cerchia cittadina, potenziando i mezzi pubblici, le piste
ciclabili e il car sharing e car pooling. La stessa Expo 2015, tenutasi a Milano, ha visto
prevalere le scelte di mobilità su ferro
da parte dei visitatori. Il “1° Stralcio funzionale”, invece, corrisponde a un’idea
di mobilità ormai assolutamente superata che va in una direzione totalmente
opposta.
Il progetto, che non considera le esigenze della viabilità locale, che
penalizza l’attività agricola, che risulta completamente estraneo al contesto
storico-ambientale dell’Abbiatense e del Magentino, deve essere fermato.
Qualsiasi autorizzazione che non sia basata sulla corretta applicazione della
direttiva concernente la valutazione di impatto ambientale (VIA) di determinati
progetti pubblici e privati (2011/92/UE) deve essere considerata illegittima.
Il “1° Stralcio funzionale”, che formalmente è un progetto diverso dal
precedente progetto di ANAS presentato nel 2008, non può in alcun modo essere
autorizzato sulla base di delibere di VIA risalenti a ormai 10 anni fa, che non
tengono conto degli “effetti cumulativi” che questo “Stralcio” potrebbe avere
con altri progetti che nel frattempo sono stati realizzati o che sono in corso
di realizzazione sul territorio.
I flussi di traffico, nonché i potenziali effetti
del “1° Stralcio funzionale” sulle diverse matrici ambientali, devono essere
necessariamente rivisti e aggiornati, affinché rispecchino le reali condizioni
del territorio e affinché le valutazioni ambientali alla base dei processi
decisionali siano accurate e credibili.
Facciamo presente che ai sensi delle modifiche introdotte alla
disciplina sulla VIA dalla direttiva 2014/52/UE - che è entrata in vigore il 15
maggio 2014 e che l’Italia deve rendere applicabile entro il 16
maggio 2017 - la VIA deve
individuare, descrivere e valutare, in modo appropriato, per ciascun caso
particolare, e rispetto alla sensibilità dei luoghi, gli effetti significativi,
diretti e indiretti, di un progetto su diversi fattori, tra cui: la popolazione
e la salute umana; la biodiversità; il territorio; il suolo; l’acqua, l’aria e
il clima; i beni materiali, il patrimonio culturale, il paesaggio (Art. 3).
Osserviamo anche che la direttiva, come emendata, garantisce (Art. 6) un
ruolo “accresciuto” alle autorità locali, attribuendo loro una maggiore
centralità. La nuova direttiva, infatti, stabilisce che a tali autorità sia
fornita la possibilità di esprimere il proprio parere sulle informazioni
fornite dal committente e sulla domanda di autorizzazione.
Pensiamo perciò che la Legge n. 443/2001 recante “Delega
al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici
ed altri interventi per il rilancio delle attività produttive” (c.d. “Legge
Obiettivo”) abbia perso ogni attualità e non possa essere considerata conforme
alla vigente normativa in materia di valutazione di impatto ambientale.
Non capiamo, infatti come le procedure di verifica e di ottemperanza -
piuttosto semplificate - previste dalla suddetta Legge, che definisce il quadro
autorizzativo per il “1° Stralcio funzionale” (considerato dal Governo e da
Regione Lombardia come un’infrastruttura “strategica”), possano essere viste
come adeguate per garantire la corretta applicazione degli obblighi stabiliti
dal diritto dell’UE, in particolare dalla direttiva 2011/92/UE come modificata
dalla direttiva 2014/52/UE.
Pertanto, alla luce di quanto
precede,
CHIEDIAMO
Al Parlamento europeo, in particolare alla
Presidenza della Commissione per le petizioni, di farsi carico del problema qui
sollevato, accogliendo questa nostra nuova petizione e intervenendo presso le
competenti autorità nazionali al fine di ottenere chiarimenti sulla
sostenibilità dell’opera dal punto di vista economico-finanziario e ambientale;
Al Parlamento europeo, in particolare a tutti i Membri della Commissione
per le petizioni, di fare pressione sulle competenti autorità italiane affinché
siano considerate alternative al progetto denominato “1° Stralcio funzionale”
che, a partire dalla riqualificazione e dall’ammodernamento delle strade
esistenti, consentano di abbandonare definitivamente tale progetto (insieme al
progetto originario presentato da ANAS S.p.A.), di promuovere effettivamente la
mobilità sostenibile, di rispettare l’ambiente e il clima, di non arrecare
pregiudizio alla salute umana;
Alla Commissione Europea di verificare che l’Italia
proceda al recepimento della direttiva 2014/52/UE, di chiarire se la Legge
Obiettivo è conforme alla normativa UE vigente in materia di VIA e di
specificare se, visto che siamo di fronte a un nuovo progetto, esso debba
essere sottoposto a una nuova procedura di valutazione di impatto.
Comitati NO Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud
Milano
PRIMI
FIRMATARI
PETIZIONE UE
GUERRESCHI AGNESE
Via San Francesco 1 – 20080 Albairate
Comitato NO
Tangenziale di Albairate
LOVATI RENATA
Cascina Isola Maria – 20080 Albairate
Presidente
Associazione “Donne in Campo Lombardia”, agricoltrice
BARONI ANNA
20081 Cassinetta di Lugagnano
Agriturismo
“L’Aia”, agricoltrice
GALUFFO GIUSEPPE
20081 Abbiategrasso
Cascina
Poscallone, agricoltore
COLOMBO IVO
Via Calderari 21 – 20010 Boffalora sopra Ticino
Medico per
l’Ambiente ISDE Italia
VEDOVATI MAURIZIO
Cascina Gaggianese 25/04 – 20088 Rosate
Presidente
Circolo Legambiente “Terre di Parchi”
FASSOLI IVAN
Via Pascoli 43 – 20080 Albairate
Attivista,
Meet-up M5S di Albairate
NEGRI GABRIELE
Via san Francesco 1 – 20080 Albairate
Comitato NO
Tangenziale Albairate
PIOLTINI GIOVANNI
Via Mereghetti 76 – 20080 Albairate
Sindaco di
Albairate
BONA MICHELE
Via Don Ravazzi 29 – 20081 Cassinetta di Lugagnano
Sindaco di
Cassinetta di Lugagnano
MARMONDI DANIELE
Via Roggia Boschetto 2 – 20081 Abbiategrasso
Comitato No Tangenziale Abbiategrasso
BIELLI PAOLO
Via del Parco 23 – 20080 Albairate
agricoltore
VITRANO CLAUDIA
Via Padre Massimiliano Kolbe 15 – 20087 Robecco S/N
Comitato NO
Tangenziale Robecco S/N
AGNELLI BRUNELLA
Via Carlo Cattaneo 1/A Cascinazza - 20087 Robecco s/N
Segretario
ASCOM
SILIPRANDI LUIGI
Cascina dei Piatti 11 – 20081 Cassinetta di Lugagnano
Comitato No Tangenziale Cassinetta di L.
ELENCO DEGLI ALLEGATI ALLA
PETIZIONE
-Allegato n. 1 - Progetto
ANAS – sunto del 1° Stralcio Funzionale ;
-Allegato
n. 2 - Dossier No Tangenziale “Coltiviamo
il Paesaggio, sradichiamo il cemento” (agosto 2015);
-Allegato n. 3 - Dossier No Tangenziale 2003;
-Allegato n. 4 - Osservazioni del 20.08.2015
sui danni al comparto agricolo, redatte da un gruppo di aziende agricole
interessate agli espropri e da altre comprese nelle terre di due parchi Ticino
e Sud Milano;
-Allegato
n. 5 - Progetto LIBRARSI “Potenziamento della connessione ecologica
attraverso la matrice agro ambientale tra il parco del Ticino e Parco agricolo
sud Milano”;
-Allegato n. 6 - Osservazioni dei Comitati No Tangenziale alla Valutazione
Ambientale Strategica dell’Allegato Infrastrutture al DEF – inviata il
27/02/2016 ai Ministeri dell’Ambiente e Tutela del Territorio;
-Allegato n. 7 - Osservazioni dei Comitati No Tangenziale del 21/7/2015
alla VAS Programma Regionale Mobilità e Trasporti della Regione Lombardia;
-Allegato n. 8 - Lettera dell’UNESCO
Roma del 3 aprile 2003 sul Progetto ANAS;
-Allegato n. 9 - Reclamo del WWF del 10.06.2005 alla Commissione Europea
- richiesta del mantenimento della
procedura di infrazione nei confronti della Repubblica Italiana per contrasto
delle normative europee in materia di VIA;
-Allegato n. 10 - Osservazioni di
Legambiente del 06.07.2009 sul Progetto ANAS;
-Allegato n. 11 - Città
Metropolitana di Milano – Rep. 34/2015 approvazione mozione dei consiglieri
Cappato e Biscardini riguardo al progetto ANAS – parere contrario;
-Allegato n. 12 - Città Metropolitana di Milano – Rep. 35/2015
approvazione Ordine del Giorno del Consiglio Metropolitano riguardo al Progetto
ANAS – parere contrario;
-Allegato n. 13 - Parco Lombardo della Valle del Ticino – osservazioni del
17.06.2015;
-Allegato n. 14 - Approvazione
mozione dell’1/7/20105 - Comune di
Abbiategrasso
-Allegato n. 15 - Lettera di contrarietà dei Comuni del Sud Ovest Milano
del 24/06/2015;
-Allegato n. 16 - Approvazione mozione del 29.07.2015 – Comune di Cassinetta
di Lugagnano;
-Allegato n. 17 - Lettera a UNESCO e Ministero Ambiente inviata il 29
settembre 2015 dal Comune di Cassinetta di Lugagnano;
-Allegato n. 18 - Lettera del 16.02.2016 a Ministero Infrastrutture e
Trasporti e altre Istituzioni da parte del Comune di Cassinetta di Lugagnano;
-Allegato n. 19 - Deliberazione di giunta, Comune di Albairate del
04.07.2003;
-Allegato n. 20 - Deliberazione del Consiglio comunale di Albairate
dell’11.03.2009;
-Allegato n. 21 - Parere e
osservazioni in sede di Conferenza di Servizi – delibera giunta comunale di
Albairate del 21.05.2009;
-Allegato n. 22 - Parere su prima
ipotesi di Progetto Stralcio – delibera giunta comunale di Albairate del
7.06.2011;
-Allegato n. 23 - Lettera congiunta
dei comuni di Abbiategrasso e Magenta al Ministro delle Infrastrutture del
1.10.2015;
-Allegato n. 24 - Lettera dei Comitati No Tangenziale consegnata al
Ministro delle Infrastrutture e Trasporti – giugno 2015;
-Allegato n. 25 - Parere del Parco Agricolo Sud del 21.04.2009, di
contrarietà al Progetto ANAS;
-Allegato n. 26 - Petizione al Parlamento Europeo dei Comitati No
Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano – Opposizione al
Progetto ANAS – 8.10.2003;
-Allegato n. 27 - Ricorso ufficiale al TAR Lombardia da parte dei Comitati
No Tangenziale;
-Allegato n. 28 - Rassegna stampa;
-Allegato n. 29 - Opuscoli prodotti dai
Comitati No Tangenziale, in opposizione al Progetto, con proposte alternative.
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