E'
notizia recente che la nuova petizione presentata al Parlamento Europeo dai
Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud
Milano è stata dichiarata ammissibile e verrà trattata nei prossimi mesi a
Bruxelles. Un grazie a tutti coloro che difendono e valorizzano da
anni il territorio dei due Parchi , vi aspettiamo al primo Festival No
Tangenziale a Cassinetta di Lugagnano domenica 11 Giugno 2017.
Abbiategrasso, 15 gennaio 2017
All’attenzione dell’On. Cecilia
Wikström,
Presidente della Commissione per
le petizioni del Parlamento europeo
Oggetto: Petizione dei
Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano per
la cancellazione del progetto denominato “Collegamento tra la S.S. 11 “Padana Superiore” a
Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano - Variante di Abbiategrasso sulla
S.S.n.494 e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso Vigevano fino al nuovo
ponte sul Ticino - 1° Stralcio Funzionale"
INTRODUZIONE
La presente petizione è inviata
dai Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano
che si oppongono al progetto in oggetto per le ragioni illustrate di seguito e,
con maggior dettaglio, nei documenti allegati.
PETIZIONE
Consapevoli che la petizione n. 1079/2003, relativa alla mancata
valutazione di impatto ambientale per il progetto autostradale ANAS denominato
“Collegamento SS 11 Padana Superiore - Magenta - Tang. Ovest di Milano”, è stata
chiusa d’ufficio dal Parlamento UE alla fine della scorsa legislatura (giugno
2014);
Rilevando che il “1° Stralcio funzionale” è stato inserito nel
Piano Regionale per la Mobilità e i Trasporti della Lombardia;
Rilevando che il CIPE con delibera n.63 del 6 agosto 2015 ha
espresso parere favorevole, con prescrizioni, sullo schema di Contratto di
programma per l’anno 2015 e Piano pluriennale degli investimenti 2015-2019 tra
il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e ANAS Spa. Constatando che in entrambi i documenti si fa riferimento al “1°
Stralcio Funzionale”;
Considerando che il “1° Stralcio Funzionale”, presentato ai Comuni
interessati come un nuovo progetto nell’aprile 2015, corrisponde sostanzialmente
al precedente progetto ANAS di tipo autostradale del dicembre 2008 denominato
“Collegamento tra la S.S. 11 Padana
Superiore a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano – Variante di Abbiategrasso
sulla S.S. 494 e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso Vigevano fino al
nuovo ponte sul Ticino”,
temporaneamente privato della tratta Albairate – Milano (Baggio);
Sottolineando che questa operazione è in aperta contraddizione con
lo scopo principale per cui era nato il progetto originario, vale a dire
collegare Malpensa alla Tangenziale Ovest di Milano;
Osservando che l’importo di € 118 milioni assegnato a quest'opera
su un costo totale previsto di € 220 milioni non è assolutamente sufficiente a
garantire il completamento della stessa;
Ricordando che i costi totali dell’opera originaria in seguito
alle prescrizioni dei Ministeri competenti (Ambiente, Trasporti e Beni
Culturali) ammontavano nel 2009 a oltre € 419 milioni e che già tra il 2011 ed
il 2013 il quadro finanziario dell’opera era stato ridimensionato determinando
una mancanza di coperture per fabbisogno residuo di € 137 milioni;
DENUNCIAMO CHE
Il progetto denominato “1°
Stralcio funzionale”, volto a collegare il Comune di Vigevano con l’Aeroporto di
Malpensa, mette in grave pericolo l’integrità territoriale dell’area sud-ovest
della Città metropolitana di Milano e, in particolare, del Parco del Ticino e
del Parco Agricolo Sud Milano che saranno attraversati
dall’infrastruttura.
Il progetto inciderà
negativamente sulle iniziative poste in essere per garantire la tutela
ambientale nel Parco Lombardo della Valle del Ticino, istituito nel 1974 su
iniziativa popolare come primo parco fluviale italiano, designato dall’UNESCO
come riserva MAB (“Man and biosphere
reserve”) dal 2002 e comprensivo di
numerosi Siti Natura 2000 (SIC e ZPS) istituiti dall’Italia in attuazione della
direttiva Habitat (92/43/CEE) e della direttiva Uccelli
(147/2009/CE).
Il progetto non sarà altresì
compatibile con le misure adottate per preservare la vocazione, prettamente
agricola, del fertilissimo territorio (47 mila ettari) all’interno del Parco
Agricolo Sud Milano, dove è in corso una progressiva transizione verso
l’agricoltura biologica, insieme a numerosi interventi di riqualificazione
paesistica e potenziamento dei servizi eco-sistemici (es. allargamento della
superficie boschiva, miglioramento della rete irrigua ed estensione delle zone
umide), in linea con i nuovi orientamenti della Politica agricola comune dell’UE
(PAC).
Il “1° Stralcio funzionale”
cancellerà i risultati positivi ottenuti mediante diversi progetti come
“LIBRARSI, potenziamento della
connessione ecologica attraverso la matrice agro-ambientale tra il Parco del
Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano”. Finanziato da Fondazione Cariplo e promosso da
Legambiente Lombardia Onlus insieme ai Comuni di Vittuone, Abbiategrasso,
Albairate e Cisliano, il progetto è caratterizzato dalla partecipazione attiva e
creativa degli agricoltori nella realizzazione della connessione ecologica.
Un’alleanza tra mondo agricolo e mondo ecologista per la tutela della
biodiversità che è già valsa alle aziende agricole partecipanti il premio
“Paesaggio 2014-2015” del Consiglio d’Europa.
Il progetto che prevede la
realizzazione di viadotti di dimensioni considerevoli, specialmente all’altezza
del Comuni di Abbiategrasso, Albairate e Robecco sul Naviglio, comprometterà
irrimediabilmente il paesaggio dei Navigli Lombardi, in particolare lungo il
Naviglio Grande e il Naviglio di Bereguardo. Ciò vanificherà tutti gli sforzi
compiuti per rendere fruibili le rispettive alzaie a fini ciclo-turistici, di
svago e per valorizzare il patrimonio storico-artistico della zona, beneficiato
anche di finanziamenti europei.
Il progetto comporterà un enorme
consumo di suolo, quasi tutto ricadente in area agricola. I dati forniti parlano
un consumo di suolo agricolo totale pari 1.266.844 mq (99%) a fronte di un
consumo di suolo in area urbana di appena 10.598 mq (1%). I comuni più colpiti
dal consumo di suolo agricolo sono nell’ordine: Robecco sul Naviglio (218.613
mq, 100%), Cassinetta di Lugagnano (97.225 mq, 100%), Albairate (389.215 mq,
99%), Abbiategrasso (344.699 mq, 99%) e Magenta (133.320 mq, 96%).
Il progetto non risolverà i
problemi di traffico locale, anzi, li aggraverà. In particolare, sulla SP114 e
sulla SS494 il traffico subirà un aumento significativo e gli effetti più
importanti di tale aumento si manifesteranno ad Albairate. Questo “1° Stralcio
funzionale”, infatti, è pensato per collegare Vigevano e la Lomellina a
Malpensa, non per alleviare il traffico pendolare, orientato quasi totalmente
verso Milano.
Il progetto, che si basa su
proiezioni dei flussi di traffico irreali o comunque superate, poiché pensate in
un epoca (inizio anni 2000) in cui si riteneva che l’aeroporto di Malpensa
sarebbe diventato il principale hub
italiano per il traffico aereo di merci e passeggeri, non risponde alle esigenze
degli abitanti.
Il progetto non contribuirà a
migliorare la qualità dell’aria. All’aggravarsi delle congestioni di veicoli
sulle strade già esistenti, che saranno comunque utilizzate da chiunque debba
recarsi a Milano, corrisponderà un ulteriore aumento dei rilasci di PM10 e NOX
in una zona pesantemente caratterizzata da continui superamenti dei valori
limite (giornalieri e annuali) degli inquinanti fissati nella direttiva per la
qualità dell’aria (2008/50/CE). Di conseguenza, la realizzazione del “1°
Stralcio Funzionale” non contribuirà in alcun modo al miglioramento delle
condizioni ambientali né apporterà alcun beneficio per la salute delle
persone.
Questo “1° Stralcio funzionale”,
di un progetto originario, risulta basato su dati e necessità previsti da un
progetto vecchio di 15 anni e non tiene conto del fatto che, nel frattempo, è
stato completato il raddoppio della linea ferroviaria da Milano ad Albairate,
che costituisce una seria alternativa al trasporto pendolare automobilistico,
togliendo dalla strada migliaia di auto ogni giorno.
Il progetto non considera un
altro fatto importante, ossia che un nuovo raddoppio della ferrovia da Albairate
a Mortara è previsto sia nei programmi di Regione Lombardia sia dal Ministero
dei Trasporti e delle Infrastrutture (delibera CIPE del 6 agosto 2016) per un
costo stimato di circa € 400 milioni. Questo raddoppio, se realizzato,
contribuirebbe a diminuire nettamente il pendolarismo automobilistico dei
cittadini della Lomellina e di Vigevano verso Milano, a favore dell'utilizzo di
un servizio pubblico ferroviario efficiente.
La Città di Milano, inoltre, sta
inoltre applicando con successo politiche che hanno ridotto il traffico
automobilistico all'interno della cerchia cittadina, potenziando i mezzi
pubblici, le piste ciclabili e il car
sharing e car pooling. La stessa Expo 2015, tenutasi a Milano, ha visto
prevalere le scelte di mobilità su ferro da parte dei visitatori. Il “1°
Stralcio funzionale”, invece, corrisponde a un’idea di mobilità ormai
assolutamente superata che va in una direzione totalmente opposta.
Il progetto, che non considera
le esigenze della viabilità locale, che penalizza l’attività agricola, che
risulta completamente estraneo al contesto storico-ambientale dell’Abbiatense e
del Magentino, deve essere fermato. Qualsiasi autorizzazione che non sia basata
sulla corretta applicazione della direttiva concernente la valutazione di
impatto ambientale (VIA) di determinati progetti pubblici e privati (2011/92/UE)
deve essere considerata illegittima.
Il “1° Stralcio funzionale”, che
formalmente è un progetto diverso dal precedente progetto di ANAS presentato nel
2008, non può in alcun modo essere autorizzato sulla base di delibere di VIA
risalenti a ormai 10 anni fa, che non tengono conto degli “effetti cumulativi”
che questo “Stralcio” potrebbe avere con altri progetti che nel frattempo sono
stati realizzati o che sono in corso di realizzazione sul territorio.
I flussi di traffico, nonché i
potenziali effetti del “1° Stralcio funzionale” sulle diverse matrici
ambientali, devono essere necessariamente rivisti e aggiornati, affinché
rispecchino le reali condizioni del territorio e affinché le valutazioni
ambientali alla base dei processi decisionali siano accurate e
credibili.
Facciamo presente che ai sensi
delle modifiche introdotte alla disciplina sulla VIA dalla direttiva 2014/52/UE
- che è entrata in vigore il 15 maggio 2014 e che l’Italia deve rendere
applicabile entro il 16 maggio 2017 - la VIA deve individuare, descrivere e
valutare, in modo appropriato, per ciascun caso particolare, e rispetto alla
sensibilità dei luoghi, gli effetti
significativi, diretti e indiretti, di un progetto su diversi fattori, tra cui:
la popolazione e la salute umana; la biodiversità; il territorio; il suolo;
l’acqua, l’aria e il clima; i beni materiali, il patrimonio culturale, il
paesaggio (Art. 3).
Osserviamo anche che la
direttiva, come emendata, garantisce (Art. 6) un ruolo “accresciuto” alle
autorità locali, attribuendo loro una maggiore centralità. La nuova direttiva,
infatti, stabilisce che a tali autorità sia fornita la possibilità di esprimere
il proprio parere sulle informazioni fornite dal committente e sulla domanda di
autorizzazione.
Pensiamo perciò che la Legge n.
443/2001 recante “Delega al Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti
produttivi strategici ed altri interventi per il rilancio delle attività
produttive” (c.d. “Legge Obiettivo”) abbia perso ogni attualità e non possa
essere considerata conforme alla vigente normativa in materia di valutazione di
impatto ambientale.
Non capiamo, infatti come le
procedure di verifica e di ottemperanza - piuttosto semplificate - previste
dalla suddetta Legge, che definisce il quadro autorizzativo per il “1° Stralcio
funzionale” (considerato dal Governo e da Regione Lombardia come
un’infrastruttura “strategica”), possano essere viste come adeguate per
garantire la corretta applicazione degli obblighi stabiliti dal diritto dell’UE,
in particolare dalla direttiva 2011/92/UE come modificata dalla direttiva
2014/52/UE.
Pertanto, alla luce di quanto
precede,
CHIEDIAMO
Al Parlamento europeo, in
particolare alla Presidenza della Commissione per le petizioni, di farsi carico
del problema qui sollevato, accogliendo questa nostra nuova petizione e
intervenendo presso le competenti autorità nazionali al fine di ottenere
chiarimenti sulla sostenibilità dell’opera dal punto di vista
economico-finanziario e ambientale;
Al Parlamento europeo, in
particolare a tutti i Membri della Commissione per le petizioni, di fare
pressione sulle competenti autorità italiane affinché siano considerate
alternative al progetto denominato “1° Stralcio funzionale” che, a partire dalla
riqualificazione e dall’ammodernamento delle strade esistenti, consentano di
abbandonare definitivamente tale progetto (insieme al progetto originario
presentato da ANAS S.p.A.), di promuovere effettivamente la mobilità
sostenibile, di rispettare l’ambiente e il clima, di non arrecare pregiudizio
alla salute umana;
Alla Commissione Europea di
verificare che l’Italia proceda al recepimento della direttiva 2014/52/UE, di
chiarire se la Legge Obiettivo è conforme alla normativa UE vigente in materia
di VIA e di specificare se, visto che siamo di fronte a un nuovo progetto, esso
debba essere sottoposto a una nuova procedura di valutazione di
impatto.
Comitati NO Tangenziale del
Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano
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